Dopo ottanta giorni dalle elezioni l'Italia ha un nuovo presidente del consiglio incaricato: Giuseppe Conte, avvocato e professore universitario di 54 anni, che nei scorsi giorni è stato duramente attaccato dalla stampa e dagli avversari politici per delle presunte irregolarità nel suo curriculum.
L'annuncio
Dopo un colloquio iniziato alle 17:30, e durato quasi due ore, il segretario generale Ugo Zampetti ha annunciato il conferimento dell'incarico a Conte.
Ora il docente di diritto dovrà svolgere le consultazioni con le forze politiche in parlamento. Compito, però, abbastanza semplice in quanto i due partiti di maggioranza (M5S e Lega) hanno già scelto la squadra di governo e hanno già stilato il programma che il nuovo premier dovrà seguire. Si suppone quindi che già da martedì sarà votata la fiducia in parlamento.
L'Italia rimarrà in Europa
Conte ha annunciato che non promuoverà una fuoriuscita dell'Italia dall'Unione Europea, rassicurando quindi i mercati internazionali che in questi giorni erano in fibrillazione per la situazione italiana (come dimostra l'impennata dello spread negli ultimi giorni).
Comunque ci si aspetta dal suo governo un atteggiamento meno morbido nei confronti di Bruxelles visto l'orientamento antieuropeista del contratto di governo che dovrà seguire.
L'avvertimento di Salvini
Matteo Salvini già durante il colloquio di Conte con il presidente Mattarella ha assicurato che il nuovo premier "non sarà un mero esecutore" e che avrà "la massima fiducia e autonomia". Ma allo stesso tempo avverte: "non accetteremo veti dall'esterno" chiaro riferimento al malcontento di molti per la nomina di Paolo Savona come ministro dell'Economia.
Le perplessità di Mattarella
La nomina di Conte è arrivata dopo un lungo strascico di polemiche nate da delle presunte irregolarità nel curriculum dell'avvocato foggiano.
Lo stesso Mattarella ha mostrato segni di scetticismo sulla scelta del giurista scatenando l'ira di Alessandro di Battista, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, che ha accusato Mattarella di volersi opporre alla volontà degli italiani. Le perplessità del Colle erano dovute alla natura del nuovo governo che sarà si politico ma affidato ad un tecnico (esattamente come fu il governo Monti). Tecnico, inoltre, che non potrà seguire un suo programma di governo ma quello fatto già da altri. Nonostante tutto, comunque, il Quirinale ha infine accettato, come si è visto, la nomina di Conte come il 65esimo presidente del consiglio della storia della Repubblica Italiana.