Le parole di Enzo Moavero sulla tragedia di Marcinelle, con le quali il ministro degli esteri ha paragonato i milioni di italiani emigrati all'estero per trovare lavoro con i migranti che quotidianamente sbarcano nel nostro paese, hanno sollevato dure polemiche da parte della Lega che ha visto nell'intervento del ministro un attacco alla Politica anti-migranti del ministro Matteo Salvini.

'Anche noi fummo migranti, ricordiamolo'

Nel giorno della commemorazione dell'incendio della miniera di Bois du Cazier, vicina alla città belga di Marcinelle, il ministro degli esteri Moavero ha ricordato i 136 italiani che morirono in quel terribile incidente e i tanti italiani che in passato lasciarono l'Italia per trovare fortuna all'estero.

Nel suo discorso, però, ha fatto un sottile paragone tra gli emigrati italiani e i migranti stranieri che da paesi come Niger, Siria, Senegal e cosi via, arrivano quotidianamente nel nostro paese "Non dimentichiamo che Marcinelle è una tragedia dell'immigrazione, soprattutto ora che tanti vengono in Europa". L'intenzione di Moavero sembrerebbe essere quella di ricordare i tanti italiani che emigrarono all'estero soprattutto "Quando vediamo arrivare in Europa i migranti della nostra travagliata epoca". Nelle parole di Moavero ci sarebbe, quindi, un velato invito alla solidarietà verso i numerosi stranieri presenti nel nostro paese.

Anche Roberto Fico mostra posizioni simili

La posizione del ministro degli esteri è molto simile a quella del presidente della camera Roberto Fico.

Già critico sulla politica del governo di chiudere i porti alle Ong e vietare quindi l'ingresso a numerosi migranti soccorsi in mare, Fico, in occasione del ricordo dei 136 italiani morti nella miniera belga ha affermato che "Queste dolorose testimonianze che affiorano dalla nostra storia di migrazioni ci aiutano a ricordare quando fuggivamo da condizioni difficili, alla ricerca di una prospettiva di vita dignitosa".

La dura risposta di Lega e FdI

Le parole del ministro Moavero, però, non sono passate inosservate ma hanno sollevato l'indignazione di numerosi esponenti della Lega notando in esse una critica al loro leader Matteo Salvini, paladino della lotta all'immigrazione clandestina. I parlamentari Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo hanno infatti dichiarato che il paragone del ministro è un insulto agli italiani in quanto a loro "Nessuno regalava niente né pagava pranzi e cene in albergo" aggiungendo infine che il discorso del capo della Farnesima è stato "Poco rispettoso della verità, della storia e del buon senso".

Anche l'esponente di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrigida ha lanciato dure critiche contro Moavero non sapendo se giudicare il suo paragone "Inutile" o "Fuorviante rispetto alla necessaria azione per impedire una invasione di clandestini che con gli emigranti italiani non c'entra nulla".