In occasione della puntata di "In Onda" su La7 di questo lunedì 16 luglio è intervenuto come ospite Maurizio Martina, segretario nazionale del Pd, il quale si è soffermato su diversi aspetti di attualità Politica, sia interni al proprio partito, sia relativi alle scelte governative delle ultime settimane. Vediamo meglio quello che ha detto.
Martina: 'Non escludo candidatura alle Primarie; non sono segretario a tempo determinato; battere Renzi? Mai dire mai'
Maurizio Martina ha esordito dicendo "Credo che agli italiani interessi poco come noi ci chiariamo sulle cose interne, piuttosto ora è iniziata una nuova fase: nei prossimi mesi dovremo lavorare per aprirci, rilanciarci e costruire l'alternativa dall'opposizione. E' un lavoro faticoso ma necessario in questa fase. Mi interessa farlo con tutti quelli disponibili". Candidarsi alle Primarie? "Non lo escludo ma non è il primo dei miei problemi. Non mi sento un segretario a tempo determinato, né un passacarte: ora la priorità è riprendere il rapporto con i cittadini e col Paese.
Dobbiamo smettere di guardarci l'ombelico".
E riguardo all'eventuale partecipazione di Renzi alle Primarie ha detto: "Non mi immagino una sfida con Renzi, perché lui ha detto diverse volte che vuol partecipare a un tipo di rinascita in maniera diversa. Ma ciascuno è libero di fare le scelte che ritiene, anche di ricandidarsi". E sulla possibilità di battere Renzi alle Primarie, Martina ha detto: "Non di può mai dire mai. E' legittimo che ognuno faccia i propri percorsi, ma non voglio passare il tempo a parlare di quel che fanno gli altri, piuttosto raccontare cosa faccio io come PD".
Martina: 'Immigrazione, ripartizione migranti grazie a Governi progressisti, non agli amici di Salvini'
Sul tema immigrazione Martina ha affermato: "Non è tenendo in ostaggio alcune barche che si può gestire il tema.
Non si può parlare certo di vittoria politica quando si tengono per due o tre giorni delle barche al largo di una costa. Si è fatta propaganda, ma non si può dire di aver trovato delle soluzioni ordinarie e durature per gestire il fenomeno. Salvini dovrebbe vedere che i Governi che hanno accettato la ripartizione dei migranti sono tutti europeisti e progressisti, non sono certo i Governi nazionalisti, di destra e amici di Salvini: c'è il Portogallo, la Francia, la Spagna e la Germania, non quelli di Visegrad. Contesto che le scelte fatte da questo Governo anche in sede europea siano quelle utili per il Paese".
Martina sul futuro del PD
Parlando del prossimo futuro del Partito Democratico, Martina ha detto: "Noi lavoriamo da subito a un percorso aperto e partecipato, ripartendo dalle idee e dalle persone, certi che molti ci vogliono dare una mano.
Apriamo spazi di protagonismo per quelli che ancora non ci sono. Dobbiamo fare il massimo del rinnovamento possibile. Quando si perde in modo così chiaro, tutti devono mettersi in discussione. Non abbiamo fatto solo errori di comunicazione ma anche di sostanza. Io lavoro per il riscatto di questa area, va fatto con il massimo della forza e dell'unità". Aggiungendo: "In questi anni il pensiero progressista e democratico ha fatto fatica dovunque in Europa, anche per errori nostri. Ora dobbiamo ripartire dalla lotta alle diseguaglianze. C'è un pezzo di Italia che non abbiamo visto, ora dobbiamo ripartire da loro. Anche rivendicando però le buone cose fatte". Affermando in particolare: "Dopo anni abbiamo fatto una legge contro al caporalato, temo che questo Governo voglia metterla in discussione e smantellarla".
Martina è stato poi incalzato dai conduttori, Telese e Parenzo, sull'ipotesi che il suo PD sia più a sinistra o meno rispetto a quello di Renzi, rispondendo: "Noi dobbiamo riprendere un'agenda di temi sociali che ci caratterizzino. Se volete semplificare è evidente che per storia sono più vicino a una cultura di sinistra e riformista. Ma il tema non è di posizionarsi rispetto a Renzi. Forse questo interessa ai giornalisti, ma non agli italiani. Io non ho bisogno di qualificare quel che faccio in relazione a Renzi o a chiunque lavora nel mio campo. Una volta che ho detto di avere una storia e del valori di sinistra, serve adesso parlare di cose concrete".
Martina: 'Decreto Dignità spinge le persone fuori dal mondo del lavoro e non punta su lavoro a tempo indeterminato'
Infine Martina ha parlato del Decreto Dignità proposto dal Governo: "Non mi piace perché in realtà utilizzando una parola delicata come 'dignità' stanno giocando un secondo tempo di propaganda a favore del Ministro dell'Interno. Lì dentro ci sono scelte di politica del lavoro per me preoccupanti. Puoi anche discutere di come riduci da 36 a 24 mesi il tempo massimo per i contratti a tempo determinato, ma se il combinato di quel decreto spinge le persone fuori dal mercato del lavoro, per me c'è un grosso problema. Nessun articolo di questo decreto parla di lavoro a tempo indeterminato. Più che combattere la precarietà, spingono persone fuori dal mondo del lavoro".