Dopo le feroci critiche avanzate da testate quali L'Espresso, Rolling Stone e, proprio ieri, Famiglia Cristiana, oggi la polemica sembra partire dall'estero e, più precisamente, dalla Spagna. L'isola di Maiorca, infatti, ha fatto sapere che:''Matteo Salvini non è una persona gradita (o grata) sull'isola''.
Maiorca: "Politiche xenofobe e disprezzo per la vita"
Il Consiglio di Maiorca ha deciso di condannare in modo simbolico la politica intrapresa dal ministro dell'Interno italiano, approvando all'unanimità una mozione per bandirlo dall'isola.
La proposta era stata inizialmente suggerita da tre partiti della sinistra spagnola, Podemos, Mes e Psib, ma ha riscontrato la piena approvazione da parte di tutto il Consiglio. Il motivo di una tale decisione sarebbero le politiche intraprese da Matteo Salvini riguardo i migranti e i rom. Secondo quanto riportato dal quotidiano Diario de Maillorca, l'isola ritiene che il ministro abbia fatto delle ''dichiarazioni terribili e scandalose'' che hanno messo in evidenza un atteggiamento di ''grave xenofobia'', tanto che la discriminazione pare essere, addirittura, ''preoccupante'' e intrisa di un ''evidente disprezzo per la dignità umana''.
La Spagna, inoltre, sembra non aver gradito né le accuse nei confronti di Open Arms e delle altre Ong operanti nel Mar Mediterraneo, nè la proposta di effettuare un censimento dei rom, ipotesi che il Consiglio ha condannato in toto. Poco tempo fa, in effetti, si erano verificati dei pesanti scontri fra il ministro e la Ong Proactiva Open Arms, che è stata accusata di aver diffuso fake news a danno del governo italiano e di quello libico. La vicenda non è ancora del tutto chiara, pertanto potrebbe aver contribuito ad alimentare un clima di tensione fra Salvini e Maiorca.
La reazione di Salvini e il prossimo politico da 'bandire'
Tempestiva la replica del diretto interessato, che sui social ha scritto che, se non è gradito, ''chi se ne frega, trascorrerò le vacanze in Italia''.
Salvini, però, pare non essere l'unico politico mal visto dall'isola. Il prossimo nome da valutare, già presente sulla 'lista', è quello di Donald Trump, il presidente degli USA, accusato per le stesse ragioni. Negli ultimi mesi, infatti, la cronaca americana ha riportato in diverse occasioni l'atteggiamento di Trump sulla questione del confine con il Messico, divenuta celebre, purtroppo, per gli allontanamenti dei minori dalle proprio famiglie.