L'argomento più caldo sulla scena politica italiana è, in questo momento, la querelle tra i sindaci e Matteo Salvini. Da un lato ci sono un gruppo di amministratori che si sono detti pronti a disobbedire al decreto sicurezza, definito incostituzionale. Dall'altro c'è, invece, il ministro dell'Interno che difende gelosamente ciò che ormai può essere considerata legge dello stato e che pertanto va applicato.

Nelle ultime ore i botta e risposta si stanno moltiplicando e molto ruvidi sono i toni che stanno interessano il filo diretto virtuale tra il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris e il leader del Viminale.

Salvini duro con i primi cittadini

"C'è una legge dello Stato, firmata dal presidente della Repubblica": Matteo Salvini sulla base di questa dichiarazione, rilasciata a Chieti, ritiene che non debba esistere alcun tipo di polemica. Nemmeno quella che potrebbe essere sollevata sulla base dell'annunciata disobbedienza di diversi primi cittadini al decreto sicurezza. Anzi, il leader del Viminale ha il modo di attaccarli in maniera piuttosto dura:"Il 99% dei sindaci applica la legge.

C'è qualche sindaco incapace che siccome non sa gestire Napoli, Firenze, Palermo o altre città si inventa polemiche che non esistono".

Salvini difende il decreto sicurezza

"Gli immigrati regolari e per bene avranno più tutele da questo decreto. I furbetti, i finti profughi, gli spacciatori torneranno a casa loro". Ci tiene a farlo sapere Matteo Salvini che, poi, torna all'attacco di amministratori che, a quanto pare, non stima affatto: "I sindaci invece di preoccuparsi dei problemi degli italiani si preoccupano dei diritti di finti profughi". Alla base del dissenso ci sarebbe l'ignoranza rispetto al contenuto del decreto: "Molti sindaci che lo contestano non l'hanno letto. Vengono garantiti diritto alla salute, allo studio e i bambini non si toccano.

Semplicemente non si regalano altri diritti ai furbetti come avveniva fino a ieri". L'attacco più specifico è quello che riguarda il sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "sono pieno di messaggi di napoletani che vorrebbero che il sindaco di Napoli si occupasse di Napoli, dell’immondizia a Napoli, del traffico a Napoli, del lavoro a Napoli, delle case popolari a Napoli; se vuole fare il velista e aprire i porti lo faccia, la competenza del porto di fatto è del ministero dell’Interno, e se de Magistris farà il ministro dell’Interno in futuro deciderà cosa fare". Si attende la risposta dell'amministratore partenopeo.