È stato approvato ieri dalla commissione Affari Costituzionali e Lavoro l'articolo 2 del nuovo disegno di legge 'Concretezza', che elimina il cartellino e istituisce il riconoscimento tramite impronte digitali e scansione dell'iride. La nuova norma voluta dal ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno attende ora la discussione alla Camera dei Deputati.
L'articolo 2
L'articolo ieri approvato dalle due commissioni contiene le misure per il contrasto all'assenteismo. Oltre all'introduzione di questi 'sistemi di verifica biometrici', rimane l'impiego contestuale delle videocamere di sorveglianza (non sono impiegate, dunque, come alternativa). I due sistemi devono ancora ricevere l'autorizzazione del Garante della privacy, in quanto potrebbero costituire un pericolo per i dati personali dei lavoratori. Una piccola eccezione si presenta nel caso dei docenti di scuole e università, già in possesso di strumenti elettronici di riconoscimento quali il registro elettronico e perciò soggetti a misure ad hoc che verranno stabilite in accordo con il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Da notare l'esclusione dalla nuova normativa di alcune categorie (magistrati, prefetti, forze dell'ordine).
Garante privacy e enti locali
Il nuovo disegno di legge ripropone un problema già affrontato nel febbraio di quest'anno dal Garante della privacy. I sistemi di controllo biometrici potrebbero, infatti, nuocere alla sicurezza dei dati dei dipendenti pubblici. Oltre a ciò, il Garante ha evidenziato come questi sistemi debbano essere implementati solo in particolari casi; sarebbe opportuno, secondo l'ente, introdurre il riconoscimento biometrico solamente in caso di rischio specifico, dato dalle dimensioni dell'azienda (dunque dal numero dei dipendenti) e dalla ricorrenza di situazioni critiche di fenomeni di assenteismo.
Tuttavia, già in quell'occasione, il ministro Bongiorno aveva ribadito la sua posizione a favore dell'introduzione di questi sistemi, che verrebbero criptati in codici alfanumerici per evitare il rischio esposto dal Garante. In merito all'approvazione di ieri dell'articolo 2 del decreto, il ministro afferma che non si tratta di una misura punitiva, ma è volta a cancellare quei casi di assenteismo che, di fatto, rappresentano una frode. Infine, la normativa, oltre al parere del Garante, dovrà ricevere l'ok anche degli enti locali.