Il decretone che disciplina le materia previdenziali come Quota 100 e il reddito di cittadinanza ha ricevuto finalmente il via libera anche dal Senato e ben presto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Si tratta di una legge da 40 miliardi di euro dove sono racchiuse le misure che circa un anno fa sono state annunciate dal nuovo esecutivo Conte.

Approvato in Senato il Decretone

Dall'obbligo di accettare l'offerta di lavoro congrua di 858 euro, all'estensione del reddito di cittadinanza anche ai familiari di disabili gravi e alle famiglie numerose, alla liquidazione del Trattamento di Fine Servizio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e al riscatto agevolato degli anni di laurea; sono queste le principali misure entrate in campo con il nuovo decretone anche se si tratterebbe di un progetto meno ambizioso rispetto a quanto annunciato tempo fa dai due vicepremier di Lega e Movimento 5 Stelle Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Stando a quanto annunciato a margine della campagna elettorale che ha portato alle ultime elezioni politiche, infatti, l'obiettivo mirava al superamento definitivo della tanto odiata Riforma Fornero e al contrasto della povertà. Tuttavia, le proposte del governo giallo-verde sono state soddisfatte in maniera parziale visto gli ingenti costi che le casse statali sarebbero state costrette a sopportare.

Circa 4 miliardi stanziati per Quota 100

Sentito il parere negativo della Commissione Europea, infatti, l'esecutivo ha dovuto abbassare non di poco le risorse finanziarie da destinare sia alla previdenza sia al welfare: circa 4 miliardi di euro, infatti, sono i fondi messi a Bilancio per il meccanismo della Quota 100 mentre altri 7,1 miliardi sono le risorse che verranno utilizzate nel 2019 per il cosiddetto reddito di cittadinanza.

Come riportato da "Tgcom24", tra le misure introdotte dal cosiddetto decretone, figurano anche la stretta sui furbetti del divorzio, la possibilità di erogare il sussidio voluto dai 5 stelle anche in contanti, introduzione delle maxi sanzioni per il lavoro nero, l'accordo trovato con gli enti regionali sull'assunzione di circa sei mila navigator, l'innalzamento della soglia dei 45 mila euro per la liquidazione del Tfs per gli statali, l'eliminazione delle finestre per i lavoratori con mansioni particolarmente faticose e gravose e nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione per coprire i buchi lasciati dal pensionamento anticipato con Quota 100.