Come è sua abitudine, Diego Fusaro è tornato ad attaccare il sistema dell'Unione Europea e le scelte fatte negli anni passati e presenti. A suo modo di vedere ci sarebbe una vera e propria aggressione al mondo del lavoro e ai sindacati, atta a evitare che i lavoratori abbiano modo di alzare la voce. L'Ue, in tutto ciò, secondo Fusaro sarebbe la fonte principale che ha condotto a questo stato di cose: un vero e proprio sistema ordito dalle classi dominanti capitalistiche per attaccare deboli e lavoratori.
Fusaro denuncia un'aggressione al mondo del lavoro e ai sindacati
Ieri il filosofo Diego Fusaro è stato ospite del programma L'aria che tira di Myrta Merlino, su La7. Come suo solito, il giovane opinionista è tornato a criticare aspramente il sistema economico vigente e il ruolo che l'Unione Europea ha avuto e ha in tutto questo. Il filosofo che si definisce antimondialista, infatti, stavolta è andato direttamente contro Bruxelles e i suoi burocrati. Secondo la sua opinione si starebbe assistendo a una vera e propria opera di "desindacalizzazione". In parole povere, un'aggressione costante al sistema dei sindacati, che sarebbe logica dal punto di vista delle élites.
Queste ultime avrebbero infatti messo in atto, prosegue Fusaro, una vera e propria lotta di classe al contrario, con l'obiettivo di aggredire il mondo del lavoro tramite riforme utili soltanto ai potentati economici. Al guadagno di questi sistemi capitalistici giganteschi, poi, si andrebbe ad aggiungere anche un ulteriore vantaggio: aggredendo i sindacati, la voce dei lavoratori viene sempre sempre più limitata, di giorno in giorno.
'La colpa è delle classi dominanti europee'
Questo sistema capitalistico inarrestabile sarebbe rappresentato, almeno per noi, in particolare dall'Unione Europea e dai suoi burocrati. A parere di Fusaro, infatti, questa distruzione del sistema dei sindacati non può essere colpa solo di questo e dei governi precedenti, ma è causata in particolare dall'operato dell'Ue.
Quest'ultima, infatti, a suo modo di vedere è un vero e proprio concetto di classe.
In altre parole, l'Unione Europea sarebbe una vera e propria alleanza tra le classi dominanti del continente avente l'obiettivo di combattere le classi lavoratrici. Vedendola in un'ottica marxista tanto cara al filosofo, in conclusione, si tratta della vera e propria vittoria del capitale sulle classi lavoratrici. E in questo colossale gioco e scontro, a lui pare evidente come la Ue sia la principale fonte di tutte quelle politiche liberiste imposte da vertici non del tutto chiari, ma che ormai hanno conquistato i nostri parlamenti.