Sabato pomeriggio a Bologna ci sono stati degli scontri tra le forze dell'ordine e alcuni manifestanti che stavano cercando di raggiungere - per impedirlo - un corteo neofascista. In conseguenza di questi fatti sono rimasti lievemente feriti tre agenti e circa una decina di manifestanti. Immediato l'intervento della presidente del consiglio Giorgia Meloni, che ha espresso solidarietà per la polizia, accusando la sinistra di non condannare apertamente. Molto accese le polemiche politiche, con le repliche anche della segretaria del Pd Elly Schlein.

Le manifestazioni di Bologna

Nella giornata di sabato a Bologna si sono svolte quattro manifestazioni: da un lato un corteo neofascista e dall'altro, in risposta, tre contromanifestazioni tra le quali una organizzata da collettivi antifascisti. Il corteo di estrema destra, organizzato tra gli altri da Casapound e la Rete dei Patrioti, aveva come destinazione di arrivo la zona della stazione.

Proprio qui, nel tentativo di aggirare il blocco della polizia che gli impediva di raggiungere il corteo neofascista, i manifestanti dei collettivi si sono scontrati con le forze dell'ordine. In seguito a ciò, tra gli agenti e i manifestanti ci sono stati diversi contusi. Scontri, come testimoniano i tanti video circolati in rete, che hanno reso il dibattito politico molto infuocato.

Le parole di Meloni

In un post su X Giorgia Meloni ha condannato gli scontri di Bologna, usando parole molto dure sia contro i manifestanti che contro la sinistra: "Spiace constatare che certa sinistra continui a tollerare e, talvolta, a foraggiare questi facinorosi, anziché condannare apertamente questi episodi e mostrare solidarietà a chi, ogni giorno, lavora per garantire la sicurezza di tutti".

Queste le parole della premier, che ha accusato così i partiti dell'opposizione di coprire le frange più estreme alimentando in questo modo le violenze contro le forze dell’ordine.

La reazioni del mondo politico

Le reazioni della politica dopo gli scontri non hanno tardato ad arrivare.

Il ministro dell'interno Matteo Piantedosi ha parlato di "vergognose aggressioni e violenze". Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini si è scagliato contro i "delinquenti rossi", rivolgendosi ai quali ha detto che "il vostro posto non è Bologna, è la galera. Onore alle Forze dell’Ordine".

C'è poi chi ha puntato il dito contro l'amministrazione comunale del PD a Bologna, come la sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni, secondo la quale gli scontri sono "frutto del lassismo del PD in città". La candidata alla presidenza della regione Elena Ugolini, si è detta sbalordita della presenza del vicesindaco di Bologna a questa manifestazione: "Come si fa a credere nelle istituzioni quando un vicesindaco partecipa a un corteo che finisce in guerriglia urbana?".

Le parole di Schlein

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, fa una dichiarazione di dura condanna contro i manifestanti di estrema destra: "Bologna non merita lo sfregio di una manifestazione fascista. li abbiamo fermati una volta, li fermeremo ancora”.

Il senatore di Azione Marco Lombardo ha invece evidenziato come aver concesso alla manifestazione neofascista una piazza nella zona della stazione, considerando la matrice della strage del 2 agosto 1980, sia stato "un errore e una provocazione Politica".

Tutta questa polemica si inserisce peraltro in campagna elettorale, dal momento che il 17 e 18 novembre proprio in Emilia-Romagna si svolgeranno le elezioni regionali.