La tragica uccisione dei due poliziotti, avvenuta all’interno della Questura di Trieste, è ormai da qualche giorno l’argomento più discusso dalla Politica e sui social network. Se Chef Rubio, con le sue invettive contro le presunte carenze delle forze dell’ordine italiane, si è guadagnato la testa delle classifiche social, soprattutto su Twitter, non sono mancati nemmeno alcuni leoni da tastiera che sul web non si sono fatti scrupolo di esultare per i fatti di Trieste, facendo infuriare Matteo Salvini e Giorgia Meloni, oltre a milioni di italiani.
Del duplice omicidio dei poliziotti si è discusso anche nel corso di Stasera Italia weekend, il talk show di Rete 4 condotto nel fine settimana dal duo composto da Giuseppe Brindisi e Veronica Gentili. Ospiti della puntata del 5 ottobre erano l’esponente di Fd’I Daniela Santanchè e i giornalisti Claudia Fusani e Paolo Guzzanti, padre del mitico Corrado. Scontro senza esclusione di colpi tra la pasionaria della destra italiana e Guzzanti senior.
A Stasera Italia si discute della tragedia di Trieste
“Due agenti di polizia uccisi a Trieste da un domenicano che era stato denunciato da suo fratello ed era in questura.
Ci sono polemiche su quanto è successo. Cercheremo di capire quale è stata la dinamica dei fatti”. Con queste parole il conduttore Giuseppe Brindisi introduce la puntata di Stasera Italia andata in onda sabato 5 ottobre. Il tema caldo, ovviamente, è quello del duplice omicidio dei giovani agenti. L’altra conduttrice del programma, Veronica Gentili, legge invece un breve testo nel quale si punta il dito contro tutti gli odiatori di professione, rimasti in un certo senso delusi perché l’assassino soffre di disturbi mentali. “Quello che rende tutto più straziante - afferma la Gentili - è che il colpevole non sia il prototipo del colpevole che avremmo voluto. Serviva una persona lucida per essere liberi di odiarla in pace.
Quando un uomo commette un atto senza capacità di intendere e volere invece tutto si fa più complicato. Le malattie mentali sono come i miracoli: qualcuno ci crede e altri no. Non servono per far rimbombare una notizia sui social e per garantire una eco mediatica alla propria indignazione”.
La lite tra Paolo Guzzanti e Daniela Santanchè
Insomma, una sorta di giustificazione dell’assassino dei due poliziotti a Trieste che fa letteralmente saltare sulla sedia Daniela Santanchè. “Non vorrei che qualcuno guardasse il dito e non la luna - sbotta l’esponente di Fd’I - nell'ultimo periodo sono stati ammazzati un carabiniere a Roma e due poliziotti, tutti da stranieri”. Poi la sua invettiva prosegue.
“Adesso diciamo che era matto. Ma chi ve lo ha detto che era matto? - punta il dito contro i presenti - Avete visto delle perizie psichiatriche? Avete visto dei certificati medici? Che tipo di malattia mentale aveva? Ma allora, scusate, c’è un’aggravante”. Claudia Fusani prova a difendere le sue ragioni. “Lo dice la famiglia”, cerca di far notare timidamente, subito spalleggiata dal più focoso Paolo Guzzanti. “A meno che non menta - attacca il padre dei comici Sabina e Corrado - lo dice la madre la quale riferisce di un passato clinico in Germania. Se fosse così la colpa è tutta e soltanto del sistema italiano e non del fatto che fosse domenicano o di qualsiasi altro Paese. Piantiamola”. Ma la Santanchè non vuole sentire ragioni: “Ma che me ne frega che lo dice la madre”.