Non si spegne l'eco delle discussioni relative al cosiddetto "tortellino dell'accoglienza". Matteo Salvini era stato particolarmente polemico con la scelta dell'arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi di proporre in occasione della festa di San Petronio una ricetta rivisitata del piatto tipico bolognese. Al posto del maiale, tradizionale ripieno, è stato proposto di mettere del pollo, in maniera tale da renderlo conforme alle regole musulmane che vietano di consumare carne di maiale.
Sulla vicenda è intervenuto anche Romano Prodi che, rispondendo al leader della Lega, ha dichiarato che la variante debba essere considerata una libera scelta legittima.
Salvini vorrebbe tutelare le tradizioni
La questione parte dal moltiplicarsi di studenti di confessioni religiose diverse da quella cattolica. C'è, però, un altro terreno su cui si dibatte sull'opportunità di tutelare le tradizioni italiane, senza farle scalfire da usi e costumi di persone che vivono in Italia ma mantengono fede alle regole della propria religione. Ed è in quest'ottica che si è inserito il pensiero di Matteo Salvini che ha criticato la scelta dell'arcivescovo di Bologna di proporre una variante del classico tortellino bolognese.
"È - ha detto durante un comizio ad Attigliano, in provincia di Terni - come dire il vino rosso in Umbria senza uva per rispetto. Vi rendete conto che stanno cercando di cancellare la nostra storia, la nostra cultura?".
Occorre precisare che la ricetta tradizionale del tortellino prevede un ripieno a base di mortadella, prosciutto crudo e lombo. Occorre precisare che l'idea di sostituire il tutto con la carne di pollo non rappresenta una scelta sostitutiva, ma alternativa considerato che, a richiesta, la scelta è stata quella di servire entrambi nel corso della Festa di San Petronio prevista per il 4 ottobre.
Prodi ritiene legittima la scelta libera
Romando Prodi, a margine di un'iniziativa, è stato chiamato a dire la propria sulla vicenda, in risposta a quanto affermato da Matteo Salvini.
Occorre precisare che, per Prodi, l'essere emiliano rappresenta un qualcosa che rende più interessante il suo punto di vista rispetto ad un fatto che coinvolge un caposaldo della cucina tradizionale. “Se Salvini - dice Prodi, secondo quanto riportato dal The Huffington Post - dice che con la libertà si offendono le tradizioni, le nostre sono tradizioni di libertà. L’importante - aggiunge - è che il tortellino di pollo non sia obbligatorio”. Parole che, naturalmente, vanno in controtendenza rispetto a quelle di Salvini, ma ce lo si poteva anche aspettare, considerata la diversa estrazione politica dei due spesso in disaccordo sui temi più disparati.