Un Enrico Letta aggressivo e deciso come forse non lo si era mai visto, quello apparso il 4 ottobre nello studio de L’aria che tira, il talk show mattutino di La7 condotto da Myrta Merlino. Letta non si è tolto solo qualche sassolino, ma diversi macigni dalla scarpa, soprattutto nei confronti dell’ex compagno di partito Matteo Renzi. Letta jr non ha evidentemente ancora digerito quel ‘Enrico stai sereno’, pronunciato da Renzi nel 2014, subito prima di scalzarlo dalla poltrona di Palazzo Chigi con un classico colpo di Palazzo, appunto. Per questo motivo il nipote di Gianni, tra le diverse critiche mosse al leader di Italia Viva, ha consigliato al Premier Giuseppe Conte e al Segretario del suo partito, il Pd, Nicola Zingaretti, di avvertirlo di non rimettersi a fare il rottamatore e di rispettare il patto di governo, altrimenti M5S e Pd sono pronti a staccare la spina e ad andare a votare.

Minaccia politica che non convince Vittorio Feltri, sicuro che nessuno voglia andare a votare, pena un crollo del Movimento di Di Maio.

Enrico Letta attacca Matteo Renzi: ‘Ha dissotterrato l’ascia di guerra’

Renzi ha detto che quest’anno non si vota? Allora stiamo sereni”. Comincia così, col dente avvelenato, l’intervista di Enrico Letta a L’aria che tira. Poi, l’ex Premier va subito al sodo. “Io mi sento di dare un consiglio non richiesto a Conte e a Zingaretti - annuncia quasi sottovoce - la lettera di oggi di Renzi (quella inviata al Corriere in cui si lamenta della manovra economica ndr) è una lettera in cui dissotterra l’ascia di guerra. Cioè dice ‘io vi faccio ballare’. Io penso - ecco il consiglio a M5S e Pd - che non debbano accettare questo gioco.

E glielo dico io, non facciano come me. In questa situazione sono loro due che hanno da un certo punto di vista il coltello dalla parte del manico, nel senso che non è possibile che una maggioranza come questa vada avanti in un Vietnam quotidiano. Facciano chiaramente con Renzi un patto: nel momento in cui non lo rispetta si vada al voto.

Se si va avanti come oggi il governo non arriva a mangiare il panettone”.

Feltri smonta la proposta di Letta: ‘Non tiene conto della realtà’

Insomma, una vera e propria chiamata alle armi, quella di Enrico Letta, non solo al Pd, ma anche agli alleati di governo del M5S. “Se oggi rimani con me dopo mezzogiorno io stappo lo champagne a fine puntata - commenta soddisfatta Myrta Merlino introducendo l’ospite Vittorio Feltri - Letta ha completamente ribaltato il ragionamento: è il governo che deve staccare la spina, mica Renzi.

Perché lui ha bisogno di tempo, se però gli si dà tempo lui fa il guastafeste di questo governo per i prossimi tre anni e invece devono essere Zingaretti e Conte a dire ‘se ti comporti così siamo noi che andiamo al voto’”. Secondo il direttore di Libero “il ragionamento lettiano fila, solo che nessuno ha voglia di andare al voto, questo è pacifico. Ti pare che il M5S abbia urgenza di votare? Questo sarebbe assurdo, visto che questo Movimento sta perdendo consensi di giorno in giorno. Quindi, se si dovesse votare, rischierebbe non dico di scomparire, ma di ridursi a poca cosa. Per il Pd c’è un problema un po’ diverso - prosegue nella sua analisi Feltri - potrebbe anche tenere i suoi voti, ma non sono certo sufficienti per tentare di fare una maggioranza poi con la Lega, mi sembrerebbe un po’ assurdo. Quindi, il ragionamento di Letta sta in piedi ma non tiene conto della realtà. E la realtà dei partiti italiani è quella che ho confusamente descritto io”.