Consueto appuntamento con Nicola Porro e la sua 'Zuppa'. La rubrica in cui il giornalista si dedica alla rassegna stampa dei maggiori quotidiani, diventa anche l'occasione per fornire il suo punto di vista sull'attualità. E, al momento, non c'è fatto più rilevante del Coronavirus. La questione aperta è però quella legata al perché l'Italia sia divenuta il Paese europeo più contagiato, con dati sensibilmente superiori a quelli del resto del mondo occidentale.
Nicola Porro critica apertamente chi sostiene l'idea che i numeri derivino dal fatto che ci sia un maggiore controllo nel Bel Paese rispetto ad altre realtà. Critiche che non hanno risparmiato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il quale il giornalista utilizza parole piuttosto dure.
Porro contro chi parla di sciacallaggio
La situazione legata al problema coronavirus risulta piuttosto delicata. Il fatto che, attorno alla vicenda, si stiano annidando anche polemiche politiche ha fatto sì che si siano sollevate critiche verso chi usi toni duri verso la classe dirigente del Paese. Nicola Porro cita, ad esempio, un titolo de Il Fatto Quotidiano: 'L'ora dello sciacallo'.
In altri giornali Matteo Salvini, viene etichettato come untore. Il giornalista si sintonizza su una frequenza di pensiero differente e tira fuori degli interrogativi che segnalano una critica abbastanza aperta nei confronti dell'esecutivo. "Si può - chiede Porro - dire che questo governo ha fato una ca... sul coronavirus o non si può dire?". "Si diventa degli sciacalli se si dice hanno sbagliato tutto?". "Ma perché - domanda - l'Italia è il terzo Paese con più contagi del mondo?".
Porro critico nei confronti del governo
La rassegna di interrogativi polemici prosegue: "Veramente credete a Conte, a Casalino e a quello che scrivono sui giornali che siamo il terzo Paese più contagiato perché siamo i più bravi a fare i controlli?".
Il ritmo delle domande, nei confronti dei suoi follower, si fa incalzante:"Veramente pensate che siamo più bravi nel fare i tamponi?". Poi arriva una conclusione piuttosto tagliente: "Se veramente pensate questa cosa vi dovete tenere Conte".
Evidente il riferimento al fatto che Nicola Porro non crede che l'Italia abbia centinaia di contagiati solo perché, a differenza degli altri paesi, starebbe mettendo in atto una ricerca di coronavirus più attenta rispetto a realtà politiche e sanitarie di altre nazioni. Il giornalista sembra dare molto più credito all'ipotesi che a monte del problema ci siano stati errori da parte dell'esecutivo. Parole che confermano, tra l'altro, le critiche già sollevate da parte sua nei confronti del governo.