L'Italia è pronta da investire oltre 7 miliardi per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Si, perché, oltre all'emergenza sanitaria, c'è da superare anche quella economica. Il Bel Paese, com'è noto, dovrà negoziare con l'Europa i termini del nuovo investimento. Non potendo, infatti, come ciascun Stato membro stampare moneta, occorrerà fare investimenti in debito. Questo, naturalmente, è destinato ad innalzare il deficit nazionale e per fare ciò occorrerà chiedere flessibilità sui conti ad un'Europa da tempo attenta a spingere affinché l'Italia recuperi terreno sul fronte del debito pubblico.

Risulta particolarmente indicativa, in tal senso, la lettera che il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha inviato all'Ue, descrivendo la drammaticità economica del'attuale situazione italiana e sottolineando la necessità di non innalzare il carico fiscale per non gravare ulteriormente cittadini ed imprese.

Gualtieri spiega all'Ue le possibili ricadute da coronavirus

Non è un mistero che, sulla base di quanto accaduto nelle ultime settimane, l'Italia sia destinata a perdere appeal, almeno nel breve termine, come meta turistica. Questo rappresenterà solo uno dei possibili danni economici per tante imprese e cittadini che già adesso stanno pagando l'immobilismo a cui è costretto il Paese per evitare che il virus raggiunga proporzioni di difficile gestione.

Il governo italiano, considerata la fase emergenziale, è obbligato ad una serie di misure d'emergenza che, naturalmente, avranno un costo. Dal potenziamento del sistema sanitario, ai sussidi verso gli apparati economici e le famiglie in difficoltà, tutto comporterà impiego di risorse economiche. Gli ormai famosi 7,5 miliardi di euro dovranno essere investiti in debito, ragion per cui il numero uno del Mef italiano ha spiegato ciò che l'Italia sarà costretta a subire sul fronte economico. "La ricaduta economica - si legge nella lettera - sarà ampia e non possiamo prevederne con precisione la durata in questa fase".

Gualtieri sottolinea che aumentare pressione fiscale sarebbe sbagliato

La cifra investita, naturalmente, dovrà essere recuperata, tenuto conto che andrà ad incrementare il debito.

Il metodo più semplice sarebbe quello di innalzare le tasse. Tuttavia, Roberto Gualtieri nella sua lettera ha spiegato perché questa sarebbe la strada sbagliata. "Siamo convinti - si legge nella missiva indirizzata a Bruxelles - che l'aumento dell'onere fiscale per coprire il costo del pacchetto di emergenza in questa fase potrebbe aggravare i rischi al ribasso per l'economia italiana e danneggiare la fiducia in un momento molto delicato". A ciò ha aggiunto la promessa che, una volta superata la fase emergenziale, l'Italia riprenderà il proprio percorso di riduzione del debito.