Quasi tutti i numeri relativi al contagio da Coronavirus in Italia nell'ultima settimana hanno aperto un varco di luce in una guerra che si annuncia comunque lunga per la popolazione mondiale.

Lo conferma Massimo Clementi che, nell'ambito di un'interista rilasciata a La Stampa, ha raccontato quanta strada ci sia ancora da fare prima di arrivare ad un grado di normalità accettabile.

Il virologo e professore ordinario al San Raffaele di Milano, ha così delineato i possibili scenari che per qualche mese ancora obbligheranno a tenere comportamenti finalizzati a contrastare la diffusione del Covid-19.

Il caldo aiuterà a contrastare il coronavirus

Al momento gli italiani sono costretti a restare a casa e ad uscire solo per motivi imprescindibili, condizione questa che porta tutti i cittadini a cercare di capire con una certa ansia quando potranno riacquistare un minimo di normalità. Quale potrebbe essere quindi il periodo buono per considerarsi usciti dal tunnel? A cercare di dare una risposta Massimo Clementi, parso tuttavia abbastanza chiaro nel porre in risalto il fatto che bisognerà utilizzare estrema "prudenza" nell'allentare le restrizioni.

"Può essere - evidenzia - che a settembre torneremo a vivere come prima. Ci aiuteranno le misure prese, il caldo che influisce come per tutti i coronavirus e l'indebolimento del virus. Al momento non è mutato, si spera lo faccia e si attenui".

Coronavirus: ottimismo per l'estate a determinate condizioni

Riguardo a quando si potranno riaprire le attività commerciali, Clementi sembra avere in mente una gerarchia che ha un presupposto fondamentale: "Per ultimi cinema e stadi". I ristoranti, a suo avviso, potrebbero invece riaprire al momento opportuno a patto che i tavoli siano posti a debita distanza abbandonando così l'usanza di disporli in stile 'bistrot' come a Parigi, formula in cui i coperti stessi si trovano a stretto contatto.

Al di là della ripresa delle attività, c'è anche il periodo estivo ad incombere nella mente degli italiani, al riguardo il punto di vista espresso da Clementi è ottimista: "Sarà vivibile grazie al consistente calo del contagio. Si potrà andare al mare, portandosi la mascherina. Magari quella da sub".

Ci sarà, dunque, ancora da spettare per mettersi alle spalle le regole del distanziamento sociale. Anche per abbracciarsi occorrerà attendere che venga decretata la scomparsa totale o quasi del virus. Clementi ha chiuso il proprio commento invitando ad utilizzare la mascherina e spiegando il motivo per il quale sarebbe auspicabile che tutti la indossassero pur non trattandosi di un modello che offre la massima protezione come la Ffp2.

"Quella chirurgica - rivela - protegge gli altri, se ce la mettiamo tutti ferma il contagio". Si tratta di un presidio di protezione personale, dunque, destinato ad accompagnare gli italiani ancora per qualche mese.