Alessandro Sallusti nella bufera social per un articolo in cui critica il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l'Associazione nazionale partigiani (Anpi). Il primo aveva lanciato l'iniziativa, poi ritirata, della necessità di una dichiarazione di antifascismo per ricevere buoni spesa durante l'emergenza Coronavirus. I secondi hanno invitato i cittadini italiani ad affacciarsi dai loro balconi il 25 aprile, in occasione delle celebrazioni dell'anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.

Sallusti si è permesso di scrivere che il virus, tra le tante cose negative che ha fatto, è riuscito però a combinarne pure una positiva: "Liberarci dalla retorica del 25 aprile".

Alessandro Sallusti attacca Pizzarotti: 'A Parma ci hanno provato'

"Prima i buoni spesa antifascisti di Parma - scrive Alessandro Sallusti nel tweet di presentazione del pezzo scritto per Il Giornale - poi l'Anpi che annuncia che si dovrà cantare Bella Ciao dalle finestre il 25 aprile. Cari partigiani e antifascisti fatevene una ragione: il virus non è né fascista né antifascista e ride della vostra stupidità".

Facendo riferimento alla norma introdotta da Pizzarotti, il giornalista parla di "inutile demagogia", visto che si richiedeva ai cittadini una sorta di patente di antifascismo per avere accesso ai buoni spesa.

Sallusti ai partigiani: 'Virus ride alla grande di vostra stupidità'

Ma è contro i partigiani che Sallusti concentra la maggior parte delle sue attenzioni.

Per prima cosa, ripete anche nel testo che il coronavirus "ride alla grande della vostra stupidità". Ma non solo, perché, aggiunge, "ci ha fatto pure il regalo, uno dei pochi, di liberarci della retorica del 25 aprile". Cosa che non era mai accaduta dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi. Sallusti ironizza anche sul fatto che, ormai, non ci sia più un partigiano, neanche "a pagarlo oro".

Insomma, secondo Sallusti i "resistenti" di oggi non sono certo i partigiani, ma il personale medico e di polizia impegnato nella lotta al virus. "Cari finti partigiani, giù le mani dal coronavirus", insiste il giornalista che definisce "farsa" quella del fascismo contro l'antifascismo e adombra persino la possibilità di sospendere le celebrazioni del 25 aprile.

Il direttore de Il Giornale nella bufera social: 'Fascio che straparla'

Come era logico aspettarsi, l'attacco sotto la cintura portato da Sallusti contro i partigiani e il 25 aprile non poteva passare sotto silenzio. Soprattutto sui social network. Su Twitter in particolare, dove l'hashtag #Sallusti è seguito da una serie impressionante di messaggi di offesa e di scherno di simpatizzanti dell'Anpi. "Un poveraccio", "Chieda scusa", "Non ti libererai mai di noi partigiani", "Un fascio che straparla e lo invitano dappertutto", sono solo alcuni dei commenti pubblicati, sicuramente i meno offensivi.