Emma Bonino è a favore della regolarizzazione dei migranti. Intervistata da La Stampa, la senatrice di Più Europa ritiene fondamentale riconoscere dei diritti e dei doveri agli immigrati presenti in Italia che intendono lavorare nel settore agricolo e nel settore domestico.

Secondo l'ex Ministro degli Esteri bisogna prendere come esempio il modello portoghese: regolarizzare la loro posizione significa inoltre farli uscire dalla piaga del lavoro nero evitando che le mafie e la criminalità possano servirsene.

L'intervista a Emma Bonino

Nell'intervista la senatrice di Più Europa suggerisce di seguire l'esempio del governo portoghese: regolarizzare i migranti che hanno già avviato le procedure per il permesso di soggiorno in modo da poter garantire loro assistenza sanitaria, concedere diritti essenziali e renderli disponibili per il lavoro.

In assenza di regolarizzazione delle loro posizioni c'è il rischio che le mafie e le organizzazioni criminali possano continuare a maturare profitti sulla loro pelle. E dato che c'è bisogno di manodopera nel settore agricolo e nel mondo del lavoro domestico bisogna intervenire e mettere in pratica le parole del Ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova.

Il problema dei migranti

Secondo Emma Bonino in questo momento si possono regolarizzare migliaia di migranti per farli lavorare in agricoltura. "Si apre in questo modo una finestra di opportunità per l’immigrazione". Ma bisogna intervenire alla svelta: "Adesso o mai più".

Per la Senatrice in primis bisogna rimettere queste persone in condizioni di poter lavorare, cosa che consentirebbe di combattere il lavoro nero ma soprattutto di essere sinceri con se stessi: "I beni di cui usufruiamo sono prodotti dai clandestini, la mancata regolarizzazione non è solo un torto fatto a loro, ma una bugia che ci diciamo" ha chiosato la senatrice.

Le parole di Bonino sui migranti

Emma Bonino sostiene inoltre che quanti lavorano hanno diritto ad avere regolari contratti.

Allo stesso tempo, "chi li impiega ha il dovere di garantirglieli". "Li dobbiamo regolarizzare anche perché ci servono, perché i '"nostri" scaffali non restino vuoti e perché la loro vita esca dai ghetti dello sfruttamento e dell'invisibilità".

Secondo l'ex Ministro degli Esteri inoltre, oltre al leader della Lega Matteo Salvini, "i grandi avversari della regolarizzazione sono le mafie del caporalato".

In chiusura la Bonino ha fatto riferimento ad un altro versante della vicenda, quello sanitario: "Nelle malattie infettive chi non si cura perché non ha accesso al sistema sanitario diventa un pericolo per gli altri".