Tirato in ballo nelle ultime settimane perché ritenuto "colpevole" di essere stato il Presidente del Consiglio all'epoca in cui fu approvato il Mes, Mario Monti è tornato a dire la sua sulla situazione Politica ed economica che sta attraversando l'Italia. L'ex Presidente del Consiglio ha rilasciato un'intervista al quotidiano "La Repubblica" in cui ha affrontato i temi di stretta attualità che riguardano il paese, compresa la grave crisi lavorativa ed economica che il mondo politico sta cercando di arginare e, se possibile, risolvere.

Monti non ha usato mezzi termini e giri di parole, attaccando le forze politiche sovraniste e non tralasciando qualche stilettata neanche all'attuale premier, Giuseppe Conte, e a uno dei partiti su cui si regge la maggioranza del suo governo, il Movimento 5 Stelle.

Mes, Europa e troika

Durante la sua intervista, Mario Monti non ha potuto non parlare di Mes, il tanto discusso Fondi Salva Stati che buona parte dell'opinione pubblica e molti partiti politici non vogliono nemmeno sentir nominare. Mario Monti era il Premier del governo in carica nel 2012, anno in cui il Mes fu approvato. In molti sostengono che una volta attivato, il Fondo Salva Stati metterebbe l'Italia nella condizione di sottomettersi ancora una volta alle politiche di austerità della Ue, la cosiddetta troika, sorte già toccata alla Grecia nel recente passato.

Un pensiero, questo, comune a tutti i partiti politici considerati sovranisti, soprattutto la Lega e Fratelli d'Italia. Ed è proprio contro i leader di queste due forze che Monti ha lanciato le prime stoccate.

"La troika arriverebbe per colpa dei sovranisti" che a parer suo, oggi, hanno fatto diventare il Mes un mostro da cui fuggire e devono continuare a farlo sembrare tale, visto che il loro elettorato non potrebbe più accettarlo. Secondo il Senatore a vita, i partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono colpevoli di aver inquinato la narrazione politica con delle fake news riguardo al fondo salva stati, rendendo di fatto impossibile una narrazione che lo rivaluti e lo renda accettabile, oggi, dal loro zoccolo duro di elettori, ormai contrari per principio.

Monti su Conte e sui 5 Stelle

"Chi ha fatto del Mes un mostro adesso può anche convincersi che senza condizionalità quello strumento vada bene" ha proseguito Monti, secondo il quale il Presidente Conte non dice la verità al popolo italiano. Questo perché dopo aver presieduto un governo composto da due forze populiste come Lega e Movimento 5 Stelle, adesso, nel nuovo governo, una delle due c'è ancora.

Ed è proprio sul Movimento 5 Stelle che Monti non ha lesinato una pesante stoccata, andando a colpire la base dei pentastellati. Secondo Monti, Conte dovrebbe andare a riferire al Parlamento che il Mes, senza restrizioni, potrebbe essere uno strumento valido da utilizzare in tempo di crisi. Ma non può farlo perché il problema sta nella natura della maggioranza che lo regge: "Una parte della maggioranza di governo si basa su una falsa narrazione, una vera fake history fatta di tante fake news", questo il pensiero di Monti sul Movimento 5 Stelle che sembra orientato, come dimostrato anche dalla votazione alla plenaria del Consiglio Europeo, a bocciare a priori qualsiasi tipo di Mes, con o senza condizioni.

Al riguardo Monti ha parlato di autentici fantasmi, che sono, secondo lui, quelli creati ad hoc per sconfiggere il nemico politico e che distorcono la realtà dei fatti. Una realtà nella quale, secondo Monti, il Mes potrebbe essere utile all'Italia.