Le dichiarazioni rese dal numero uno di Libero Vittorio Feltri al conduttore Mario Giordano durante la trasmissione Fuori dal Coro continuano a suscitare, oltre ad uno sdegno generalizzato, anche pesanti reazioni da parte dell'universo della Politica.

L'editorialista, come noto, ha infatti parlato in diretta televisiva della sua idea che i meridionali non soffrano di un complesso di inferiorità, ma che siano di fatto inferiori ai settentrionali, il tutto in riferimento alle critiche giutne da tutta Italia su come la Regione Lombardia abbia gestito l'emergenza coronavirus.

Un pensiero che, nelle ultime ore, è stato nettamente stigmatizzato anche da Matteo Salvini in un'intervista resa a Radio Crc, in cui il leader della Lega ha preso le distanze dalle parole pronunciate da Feltri.

De Giovanni e Ruotolo querelano Feltri

L'opinione di Feltri sull'inferiorità dei meridionali hanno scatenato diverse polemiche in tutta Italia e non solo dal Sud del paese, oggetto di scherno e discriminazione. C'è chi non si è limitato a rispondere per le rime, preannunciando, bensì, il ricorso alle vie legali. Stiamo parlando dello scrittore Maurizio De Giovanni e del senatore Sandro Ruotolo che, stando a quanto riferito da Repubblica, hanno dato mandato all'avvocato Francesco Barra Caracciolo di promuovere ogni azione giudiziaria a tutela dei diritti degli individui della Campania e del Meridione: il riferimento normativo è alla Legge Mancino n.

122/1993 che punisce le manifestazioni di odio, anche verbale, nei confronti delle persone.

Dal canto suo, Vittorio Feltri, servendosi del proprio profilo Facebook, ha provato a sottolineare il fatto che il suo pensiero è stato strumentalizzato e che non ha alcun tipo di connotato antropologico e dunque razziale. Il giornalista ha lasciato intendere come le sue fossero parole legate esclusivamente al campo dell'economia. "Mi pare - ha postato - del tutto evidente che il Sud e la sua gente siano economicamente inferiori rispetto al Nord. Chi non lo riconosce è in malafede. L’antropologia non c’entra con il portafogli. Noto ancora una volta che le mie affermazioni vengono strumentalizzate in modo indegno".

Salvini stigmatizza uscita di Feltri sui meridionali

Come si diceva in apertura, anche Matteo Salvini ha avuto modo di esprimere la propria opinione sulle esternazioni di Feltri intervenendo ai microfoni di Radio Crc. "A me - ha evidenziato il leghista - è sembrata francamente una cavolata (Salvini non ha usato proprio questo termine ma il senso è lo stesso, ndr.) l'affermazione del direttore Feltri sull'inferiorità dei meridionali". Secondo il leader del Carroccio fare dichiarazioni che dividono il Paese non sarebbe mai opportuno, ma la cosa appare ancora più fuori luogo oggi in una fase storica di particolare difficoltà, quella ovviamente legata alla pandemia da Coronavirus, che Salvini ha definito come "tempo di guerra".

L'ex Ministro dell'Interno ha in definitiva inteso sottolineare come a suo avviso le reali distanze esistenti nel paese siano tra chi vive in quartieri disagiati e chi invece risiede in quartieri ricchi con più servizi a disposizione. "La politica - ha evidenziato Salvini - deve fare di tutto, come noi stiamo facendo, per accorciarle queste distanze".