Mercoledì, 3 giugno 2020, comincia la Fase 2 bis, o Fase 3 come qualcuno l’ha nominata. La principale novità sarà la possibilità di viaggiare anche al di fuori della propria regione, senza autocertificazione e senza che scatti la quarantena automatica. Non si tratterà, tuttavia, di un liberi tutti indiscriminato e privo di regole. Rimarranno infatti in vigore molte delle misure cautelative, adottate finora, per tentare di arginare la diffusione del nuovo Coronavirus.

Dal distanziamento sociale all’obbligo di indossare la mascherina vi sono diversi protocolli a cui attenersi per non incorrere nelle sanzioni previste che possono diventare davvero salate (fino a 3mila euro).

Stop alle autocertificazioni ma la mascherina resta obbligatoria

La prima regola da seguire in questa Fase 2 bis è quella di continuare a indossare la mascherina in tutti i luoghi dove è previsto l’ingresso del pubblico e sui mezzi pubblici. L’utilizzo del dispositivo di protezione individuale viene infatti ritenuta la prima forma di prevenzione contro i contagi da Sars-cov-2 e, almeno per ora, rimarrà obbligatoria in tutte le situazioni di contatto con altre persone.

In alcune regioni, come la Lombardia, il dispositivo andrà indossato anche all’aperto – salvo che si pratichi attività motoria – almeno fino al 14 Giugno.

Sarà invece eliminato l’obbligo di presentare autocertificazione per giustificare i propri spostamenti. Per chi viaggerà al di fuori della propria regione non è inoltre prevista alcuna quarantena automatica. Rimane, tuttavia, il divieto di uscire di casa per chiunque presenti i sintomi di uno stato infiammatorio alle vie respiratorie o abbia la febbre sopra i 37,5 gradi.

Per quanto concerne i Viaggi sui mezzi pubblici, i treni e gli aerei permane l’obbligo del distanziamento di un metro tra i passeggeri oltre appunto all’utilizzo delle mascherine.

Nelle stazioni e negli aeroporti sarà inoltre rilevata la temperatura corporea in modo da impedire l’accesso sui mezzi a chi supera il limite stabilito sopra indicato. Anche per i viaggi in auto occorrerà rispettare questa distanza.

No agli assembramenti, alla movida e agli slanci di affetto

Dal 3 giugno, nonostante l’allentamento di alcune misure, rimarranno in vigore i divieti di assembramento. Infatti, questa Fase 2 bis, non sarà un via libera a radunarsi in gruppi all’aperto per aperitivi, cene e movida in genere, ma avrà regole ben precise da rispettare anche per quanto riguarda gli orari. Fermo restando l’obbligo per i locali di mantenere la distanza stabilita tra ogni cliente, non sarà comunque possibile per questi ultimi restare seduti al tavolino oltre determinate fasce orarie che saranno in seguito stabilite nelle linee guida del decreto.

Inoltre il locale dovrà dotare di divisori in plexiglass i tavoli troppo piccoli per permettere il rispetto del distanziamento, pena una multa che viene estesa anche al cliente qualora non si tratti di persone conviventi. Insomma continueranno ad esserci attente misure atte ad evitare la diffusione del nuovo coronavirus.

Anche per le coppie non sarà vita facile. Non sarà infatti possibile lasciarsi andare a slanci di affetto quali baci e abbracci in pubblico in quanto, così facendo, si violerebbe quanto previsto nel DPCM in vigore riguardo il distanziamento sociale. Inoltre il divieto di assembramento rimane valido anche all'interno della propria abitazione dove, anche se è difficile che vengano effettuati controlli, non si potranno organizzare cene e party senza rispettare il distanziamento sociale e l'uso della mascherina.

Fase 2 bis: cinema e centri estivi chiusi almeno fino al 15 giugno

Nonostante il via libera agli spostamenti tra regioni, non ci sarà ancora la riapertura dei centri estivi per ragazzi che, fino al 15 giugno non potranno esercitare la propria attività. I genitori con minori dovranno quindi aspettare ancora qualche giorno prima di poter iscrivere i propri figli in una di queste strutture, magari approfittando del bonus previsto.

Per quanto riguarda cinema e teatri, anch’essi dovranno restare chiusi sino alla metà del mese. Alla riapertura saranno previste rigide regole a cui gli esercenti dovranno attenersi ovvero il distanziamento sociale di almeno 1 metro valido sia per gli spettatori che per il personale e non superare le 200 persone per ogni sala al chiuso e i mille spettatori per gli spettacoli all’aperto. Ovviamente il numero di ingressi deve anche essere disciplinato in base alla capienza massima delle sale e al rispetto delle distanze previste nella Fase 3.