Quello tra Oliviero Toscani e Matteo Salvini non è un rapporto di simpatia. La scarsa stima da parte del fotografo viene nuovamente resa pubblica da dichiarazioni rese nel corso della trasmissione L'aria che tira. Toscani, in particolare, ha scelto di fare delle dichiarazioni che, di fatto, tirano in ballo il leader della Lega, senza mai menzionarlo.
Proprio nel giorno in cui l'ex ministro dell'Interno viene mandato a processo per i fatti legati alla Open Arms.
Toscani parla anche di immigrazione
Le dichiarazioni di Toscani, infatti, sono arrivate poco prima della decisione del Senato sull'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro del'Interno. In quel caso, era agosto 2019, 151 migranti non ebbero autorizzazione ad attraccare e restarono in mare per 19 giorni. Circostanze, per le quali, nei confronti del leader della Lega sono state avviate delle indagini per valutare l'eventuale responsabilità rispetto a reati di sequestro di persona e omissione d'atti d'ufficio.
Era quella la fase storica in cui il governo gialloverde provava a battere i pugni sul tavolo dell'Unione Europea, affinché l'intera Europa prendesse contezza del problema migranti. O almeno questo è ciò a cui puntava Salvini con le sue azioni politiche.
Fatti che, in attesa di capire la loro evoluzioni politica e giudiziaria, certificano oltremodo la diversità di vedute da parte del pensiero leghista e di quello di Oliviero Toscani. Da una parte il leader della Lega, da ministro, predicava la politica dei porti chiusi e adesso vede gli sbarchi come possibili rischi per la sicurezza sanitaria; dall'altra, le posizioni del fotografo. "L'immigrazione - ha dichiarato - sarà la ricchezza del futuro, non saremo civili finché non ci sarà la libera circolazione dell'essere umano".
Toscani non cita apertamente Salvini
Quella di Oliviero Toscani si configura perciò come un'opinione diametralmente opposta a quella della Lega, di cui Matteo Salvini è leader. E proprio in un giorno in cui il Senato è chiamato a decidere se il numero uno del Carroccio dovrà andare a processo per i fatti legati alla Open Arms, la dichiarazione del fotografo risulta particolarmente significativa. Non lo cita, ma non serve un grande sforzo per capire che il riferimento e l'attacco vanno nella direzione di Salvini. "C'è qualche politico - ha detto - che più di altri sembra un pugile suonato". "Non faccio il nome, ma credo venga mandato a processo". E poi spiega anche il motivo per il quale preferisce non indicare chiaramente la figura a cui fa riferimento. "Non ho fatto il cognome, basta. Ho quaranta cause con questo signore. Le ho vinte tutte, al di fuori di una".