Un “Ciaone” per rispondere a un “Ciao”. È questa l’idea venuta a Marco Travaglio dopo l’annuncio del nuovo piano per gestire e risorse del Recovery Fund annunciato da Matteo Renzi. Nella conferenza stampa tenuta in Senato lunedì sera, il leader di Italia Viva propone un piano alternativo a quello messo a punto dal governo Conte da lui sostenuto. Secondo Renzi, gli oltre 200 miliardi del Recovery Fund dovrebbero essere utilizzati seguendo il piano Ciao, un acronimo che sta per ‘Cultura, Infrastrutture, Ambiente e Opportunità’.

In caso contrario, il suo partito è pronto a togliere la fiducia all’esecutivo. Proposta accolta con feroce ironia da Travaglio che, nel suo editoriale del giorno successivo, decide di replicare all’ex premier con un “Ciaone”, termine coniato alcuni anni fa da un esponente del Pd, Ernesto Carbone, contro i sostenitori del referendum sulle trivelle.

Matteo Renzi annuncia il piano ‘Ciao’

Matteo Renzi boccia senza appello il Piano nazionale di ripresa e resilienza messo a punto dal governo Conte per gestire i fondi del Recovery Fund. Durante la conferenza stampa di lunedì 28 dicembre, il leader di Italia Viva definisce questo piano privo di “ambizione” e “senz’anima”.

Si tratterebbe, insomma, di un “collage talvolta raffazzonato di pezzi diversi di diversi ministeri”. Per questo motivo, spiega Renzi, bisognerebbe sostituirlo con il piano “Ciao” messo a punto dal suo partito. L’acronimo sta, come già accennato, per ‘Cultura, Infrastrutture, Ambiente e Opportunità” e il documento è formato da 61 punti. Italia Viva lo presenterà al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nella giornata di mercoledì 30 per cercare di trovare un accordo con il premier Conte. In caso contrario, i renziani sarebbero pronti a togliere la fiducia al governo.

La replica di Marco Travaglio contro il piano di Renzi

La proposta dei renziani non poteva non scatenare la reazione di Marco Travaglio, sostenitore del governo giallorosso e secolare avversario di Matteo Renzi.

Il direttore del Fatto Quotidiano decide di intitolare con un secco “Ciaone” il suo editoriale di martedì 29 dicembre. Il giornalista ricorda il “sogno” fatto alcuni giorni fa, dove Conte riusciva a trovare una “dozzina di senatori centristi disposti a votargli la fiducia”, rendendo così inutile l’uscita dal governo di Italia Viva e e riducendo il partito di Renzi al ruolo di “pelo superfluo” della politica italiana.

Il ‘Ciaone’ del giornalista al leader di Iv

Il nuovo sogno di Natale di Travaglio prevede invece che sia proprio il premier a battere sul tempo Renzi, mollando la poltrona di Palazzo Chigi. Insomma, un piano “Ciaone” contro il piano “Ciao”. A quel punto, il pallino di cercare di formare un nuovo governo passerebbe a Pd e renziani.

“Affondano le ganasce nei 209 miliardi del Recovery e se li spartiscono alla vecchia maniera, senza task force di controllo a disturbare le mangiatoie”, immagina Travaglio. Poi, però, di fronte all’impossibilità di dare vita ad una nuova maggioranza, “l’Ue, stufa di aspettare il Recovery Plan, ci cancella la prima rata”. Mentre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarebbe costretto a sciogliere le Camere e indire nuove elezioni. Conte allora, conclude Travaglio, tornerebbe a guidare il M5S raggiungendo il 30% e mandando il partito di Renzi “sottozero con una campagna elettorale di un solo slogan: Ciaone”.