Il vaccino anti-Covid ha iniziato da pochi giorni ad essere distribuito in tutta Europa, ma già si moltiplicano le polemiche sulla sua efficacia e sulla opportunità di renderlo obbligatorio. La maggioranza del mondo politico, intellettuale e mediatico sostiene senza alcun dubbio che la vaccinazione contro il Coronavirus debba avvenire al più presto, coinvolgendo la maggior parte possibile della popolazione. Ma ci sono anche migliaia di cittadini, anche famosi come l’ex showgirl Heather Parisi, che esprimono dubbi e rendono pubblico il loro rifiuto di vaccinarsi.
A questo proposito, il governatore leghista del Veneto, Luca Zaia, propone l’istituzione di una sorta di “passaporto sanitario” che attesti l’avvenuta vaccinazione e permetta di usufruire di determinati servizi. Ma, nonostante tutto, ancora oggi un italiano su quatto non si vaccinerebbe, almeno secondo l’ultimo sondaggio della Euromedia Research di Alessandra Ghisleri.
Vaccino obbligatorio, Zaia propone un passaporto sanitario
Tra il folto gruppo di persone favorevoli senza se e senza ma alla somministrazione del vaccino anti-Covid, ci sono due posizioni predominanti: renderlo totalmente obbligatorio, oppure istituire una sorta di passaporto sanitario, o patente di immunità, che attesti l’avvenuta vaccinazione, permettendo ad esempio di salire su aerei o entrare in strutture ricettive.
Quest’ultima è la posizione sostenuta dal presidente veneto Luca Zaia in una recente intervista al Corriere della Sera. E, sempre sul quotidiano milanese, si parla della prima ipotesi, quella che prevede l’obbligatorietà del vaccino almeno per alcune categorie di lavoratori, come operatori sanitari o insegnanti.
Il sondaggio di Ghisleri: ‘Un cittadino su quattro non vuole vaccinarsi’
Ipotesi sulla obbligatorietà del vaccino che però al momento non convincono almeno un italiano su quattro. È questo il risultato dell’ultimo sondaggio effettuato dall’istituto Euromedia Research ed illustrato dalla direttrice Alessandra Ghisleri nel corso della trasmissione Omnibus di La7.
Durante la puntata del 29 dicembre, la conduttrice Alessandra Sardoni ricorda come anche personaggi noti come Heather Parisi hanno annunciato il loro rifiuto di vaccinarsi. “Nei dati che vengono rilevati settimanalmente - risponde Ghisleri - ancora un cittadino su quattro non vorrebbe vaccinarsi. A questo fa eco e cassa di risonanza il fatto che molti operatori sanitari, come si sente e si legge tutti i giorni, non vogliono anche loro vaccinarsi. È evidente che il politico in sé non ha grande rappresentanza”. Ghisleri è convinta che il “messaggio” mandato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di vaccinarsi per primo sarebbe “stato facilmente tradotto in un saltare la fila”, invece che rappresentare un “vantaggio di comunicazione verso tutte le persone”.
‘Quando si parla di variante inglese si teme che vaccino possa risultare inutile’
Secondo la sondaggista sarebbe invece “necessario riuscire a far comprendere il rapporto tra le varianti del virus, la possibilità che il vaccino non abbia delle mutazioni e sia attivo anche con le varianti”. Insomma, prosegue, “ad ogni parola corrisponde una reazione e ultimamente le reazioni sono quasi sempre collegate ad una paura. Quindi, quando si parla di variante inglese, si teme che il vaccino possa non risultare utile. Quando si parla di variante bresciana vengono in mente le bare e tutto quello che è successo durante la prima ondata della scorsa primavera. Vaccinare i politici - conclude Ghisleri - è significativo perché vuol dire che loro non sono al di sopra degli altri e quindi è corretto”.