A Caltagirone si è dimesso dall’incarico di assessore comunale Luca Giarmanà, il più giovane della giunta del sindaco Fabio Roccuzzo. La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno al termine dell’ultima riunione di Giunta, che si è tenuta nella giornata di sabato 2 settembre.
Giarmanà: 'Non sono più sereno per andare avanti'
A quanto pare è stata la serenità - negli ultimi tempi - a essere mancata a Giarmanà, situazione che non gli ha permesso di continuare a spendersi come voleva.
L'ormai ex assessore infatti spiega: “Non sempre si ha la forza e la serenità di continuare e ho compreso che, non potendo dare il 100% del mio entusiasmo e della mia energia, non avrei adempiuto al mio dovere come politico e come istituzione nel rimanere al mio posto.
Ritengo giusto lasciare spazio a chi, meglio di me, potrà fare del bene per la città”.
Divergenze politiche dietro le dimissioni?
Fra i cittadini c'è chi si chiede se non ci siano motivazioni più forti e che magari non sono state espresse per non creare un caso nell’amministrazione di Fabio Roccuzzo. C'è chi pensa dunque a spaccature interne, a divergenze o a incomprensioni.
Giarmanà non le esclude ma evita di caricarle di un peso eccessivo, provando a fare meno rumore possibile: “Le divergenze politiche e amministrative sono normali all'interno di una compagine di coalizione. Si sta insieme proprio per compiere lo sforzo di trovare dei compromessi e affrontarle”.
'Soddisfazione vedere tanti cittadini mettersi a disposizione'
L’ex assessore alla Digitalizzazione, Innovazione, Sport e alle Politiche Giovanili a quanto pare non ha nulla da rimproverarsi, guardandosi indietro, infatti giudicando il suo operato Giarmanà afferma: “Sono soddisfatto, ma la soddisfazione più grande è stata quella di vedere tanti cittadini mettersi a disposizione per dare una mano.
Ho sempre creduto nel valore della comunità e in questa occasione ho avuto dimostrazione della sua forza”.
Giarmanà ha solo parole di rispetto per gli altri i componenti della Giunta: “I miei ex colleghi sono persone che dedicano anima, cuore e corpo al proprio incarico. Come me e come tutti, hanno dei limiti e avranno di certo commesso alcuni errori, ma il loro impegno non è mai mancato e i tanti progetti avviati da questa Giunta ne sono la dimostrazione”.
Accolte le dimissioni, adesso il sindaco Roccuzzo si ritrova una patata bollente che non può ignorare e sembra impensabile che si faccia carico personalmente di ulteriori deleghe, avendo già, tra le altre, Bilancio, Economato, Turismo e Politiche della salute. Il totonome per il nuovo assessore è insomma appena iniziato.