Terzo giorno consecutivo di disagi a Roma per via del blocco del servizio taxi. Le contestazioni da parte dei conducenti con licenza sono partite giovedì, giorno dell’approvazione in Senato del maxiemendamento che contiene un provvedimento che rinvia i decreti contro i conducenti abusivi e regolatori dell’operato delle vetture N.C.C. al 31 dicembre 2017. Nonostante l’intervento del ministro dei trasporti Graziano Delrio, che ha convocato i rappresentati di categoria per un appuntamento da tenersi martedì 21 febbraio, le proteste dei tassisti nella capitale non si sono placate, creando grandi problemi alla circolazione.

Particolarmente critica è la situazione davanti alla stazione ferroviaria di Roma Termini, dove centinaia di cittadini e turisti aspettano in vano nelle piazzole di sosta dedicate ai Taxi, completamente deserte. Garantiti però i servizi nei confronti di disabili o utenti che vengono o si devono dirigere in un ospedale.

Delegato dell'USB: "Ci sentiamo traditi dalla politica"

A nulla sono servite, per ora, le minacce da parte del Garante degli scioperi che ha aperto un fascicolo a riguardo, minacciando sanzioni, o la denuncia dell’Unione dei Consumatori che hanno invitato i membri del Governo a non accettare alcun incontro con i rappresentanti della categoria dei tassisti fino a che la protesta non è finita.

Inoltre il Codacons ha depositato l’esposto, annunciato il 16 febbraio, alle procure di Roma, Milano e Torino, non puntando il dito contro il diritto di sciopero dei tassisti ma denunciando il grave e immotivato danno arrecato ai consumatori. Riccardo Cacchione, delegato dell’Unione Sindacale di Base del settore taxi, ha espresso il malcontento della sua categoria, a suo dire “tradita dalla politica”, sottolineando come neanche il Ministero dei Trasporti abbia mostrato grande interesse nel risolvere il problema poiché l’appuntamento è fissato per martedì e non prima.

Disagi anche Milano e Napoli

Lo stato di agitazione a Roma non è però un caso isolato: continuano, infatti, le manifestazioni di dissenso anche in altre grandi città come Milano, dove prosegue lo sciopero dei tassisti e si susseguono sit-in davanti agli aeroporti, con il sindaco Giuseppe Sala che ha dichiarato che capisce la situazione ma che “prima di creare disagi alla città bisognerebbe pensarci”.

Stato di agitazione anche fra i tassisti di Napoli che però non hanno interrotto i servizi, garantiti anche a Torino e Firenze.Sarà importante vedere quale sarà il risultato dell’incontro fra i garanti della categoria e il ministro Delrio di martedì, specialmente perché tale incontro avverrà appena una settimana prima della possibile approvazione definitiva dell’emendamento alla Camera. Approvazione che, senza alcuna modifica del provvedimento in questione, al momento appare molto difficile.