Le vittime erano ragazze, ovviamente minorenni, di massimo 14 anni. Hanno avuto il coraggio, nonostante la giovane età di rivolgersi alla dirigenza scolastica, che dopo alcune verifiche preliminari ha allertato il commissariato di polizia competente, quello di Porta Maggiore a Roma.
Gli agenti specializzati in questo tipo di reati hanno adottato le best practice stabilite a livello internazionale e hanno ascoltato i racconti delle vittime in modalità protetta.
Da tali racconti hanno potuto, unendo i fatti e le informazioni fornite dalla dirigenza scolastica hanno dato il via ad indagini approfondite.
Lo schema utilizzato dal Professore era sempre lo stesso.
Dai racconti delle studentesse adescate, secondo gli inquirenti almeno tre, il professore utilizzava sempre lo stesso modus operandi. Faceva avvicinare la ragazza e con una scusa qualsiasi la prendeva ai fianchi e cercava di sfiorarle i seni. Era sua abitudine, secondo quanto riferito dalle vittime, cercare anche di approcciare verbalmente la vittima chidendole se nei giorni precedenti aveva pensato a lui o lo aveva sognato.
Inoltre il professore aveva anche la deplorevole abitudine di far avvicinare le studentesse alla cattedra per farle leggere in piedi con il libro di testo sulla cattedra in modo da essere costrette a chinarsi e mostrare le terga ai suo sguardo. I palpeggiamenti, inoltre, avvenivano in un momento estremamente delicato per tutti gli studenti. E precisamente durante i compiti in classe. Cosa che metteva in estrema difficoltà le ragazze, in quanto per timore non reagivano. Il Professore aveva anche l'abitudine di chiedere alle sue vittime se desideravano un "grattino" sulla schiena o altri servizi.
Gli inquirenti in questa maniera hanno potuto raccogliere una serie di elementi che hanno portato il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma ad emettere un provvedimento di custodia cautelare che ha portato il professore agli arresti domiciliari.
Questo non è il primo caso di cui si ha notizia, ultimamente, nella provincia di Roma. Nel corso dell'ultimo mese si è verificato anche un'altro caso che abbiamo documentato in un precedente articolo sempre a carico di un insegnante. Questo si riferiva a un caso nel comune di Fiumicino e coinvolgeva bambini in età da asilo. In questo caso si tratta di giovani adolescenti, ma la frequenza con cui si stanno verificando indica che devono essere presi seri provvedimenti a tutela dei nostri giovani e dell'onorabilità degli insegnanti onesti.