L'estate sta esplodendo e, per chi vive dietro le sbarre, la stagione calda diventa foriera di sofferenze solo in parte mitigate da un sovraffollamento in calo ma ancora non sufficientemente abbattuto. Pene patite a causa del caldo torrido e, in taluni casi, diventa problematico perfino avere accesso all'acqua corrente o respirare aria pura, come avviene nel carcere di Santa Maria Capua Vetere che non è raggiunto dalle forniture idriche se non mediante autobotti e, d'estate, è invaso dai miasmi di un sito dove si lavorano i rifiuti, a San Tammaro.

Il caso Salerno

Sempre in Campania è forte l'attenzione sul carcere salernitano di Fuorni. Oltre all'azione incessante di Donato Salzano e della sua associazione radicale "Maurizio Provenza" di Salerno, si aggiunge la lettera che il sindaco, Vincenzo Napoli, ha inviato al manager dell'Asl, Dottor Antonio Squillante, al direttore degli ospedali riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, Vincenzo Viggiani, e al direttore del penitenziario di Fuorni, Stefano Martone.

L'iniziativa del sindaco

Napoli, dando seguito alla lettera aperta e alle iniziative intraprese da Donato Salzano (in particolare con riferimento ai detenuti ammalati, Giuseppe Danise e Francesco Sorrentino) si è rivolto ai destinatari sopra citati per chiedere lumi circa il livello di assistenza che viene erogato (se viene erogato) ai cittadini ammalati e tuttora ristretti nelle carceri salernitane, in particolare a Fuorni.

La lettera, inviata dal sindaco alcuni giorni fa, al momento non ha ancora ricevuto risposta. A darne notizia, nella giornata del 16 luglio, Donato Salzano che ha ricordato l'importante novità costituita dal gesto del sindaco di Salerno, definito "compagno socialista sensibile e intransigente". Secondo Salzano, Vincenzo Napoli, chiedendo lumi circa l'assistenza ai detenuti ammalati, non solo si fa portatore della tutela dei diritti umani (violati dai trattamenti inumani e degradanti) ma anche del diritto umano alla conoscenza, ultima battaglia in ordine di tempo del Partito Radicale che ne chiede la codifica in sede Onu.

Quella proposta di legge dei Radicali…

A proposito dei Radicali, l'azione del sindaco di Salerno fa tornare alla memoria la proposta di legge del 2011 a prima firma Rita Bernardini che, negli ultimi tempi, è stata rilanciata: estendere le visite ispettive nelle carceri anche ai sindaci, come previsto in un testo che includeva anche i presidenti delle province.

Ad oggi, ricordiamo, nei penitenziari possono accedere unicamente parlamentari, consiglieri regionali (per le visite ispettive) e poche altre categorie scelte, come alcune associazioni (Antigone su tutte) accreditate per svolgere attività di controllo. Se tale possibilità fosse data anche ai sindaci, evidentemente, Vincenzo Napoli e altri sindaci interessati come lui, potrebbero trovare risposta a tutti i loro dubbi sull'assistenza sanitaria come su altre questioni, recandosi in prima persona, nella fattispecie, presso il carcere di Fuorni. Facoltà, al momento, preclusa a lui e a tutti gli altri primi cittadini d'Italia da una legislazione, probabilmente, da ritoccare.