Le luminarie natalizie di Salerno, sono ormai famose in tutta Italia. L’idea di rendere la città un’attrattiva nazionale, venne all’ex sindaco, oggi presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca nel 2006. In effetti, si tratta d’installare gigantesche opere d’arte luminose nei punti più suggestivi e caratteristici della città. Le “Luci d’artista”, sono nate in collaborazione con la città di Torino, già capofila di quest’iniziativa, e presentano, istallazioni già precedentemente collocate nella città piemontese, ed altre che vengono commissionate direttamente dal comune di Salerno.

Intorno a questa magica atmosfera si snodano, percorsi attrattivi ed eventi di musica, teatro, enogastronomia etc. Quest’anno per dare il via all’edizione del 2016, una madrina d’eccezione: Manuela Arcuri che accenderà le luci dell’albero, posto in piazza Portanova.

L’Arcuri è stata invitata dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo Napoli a presentarsi in pubblico e premere l’interruttore che illuminerà uno dei simboli natalizi per eccellenza. La cerimonia darà il via alle manifestazioni che si consumeranno prevalentemente, durante i fine settimana fino al 31 gennaio 2017. Ad accompagnare l’attrice, reduce dell’ultimo film: “Non si ruba a casa dei ladri”, oltre al sindaco della città è prevista la presenza del governatore Vincenzo De Luca.

Proprio alla vigilia della tornata referendaria, De Luca non ha voluto disattendere i salernitani, cittadini di quella terra che ha amministrato per molti anni. L’unico problema però sembra essere il cachet che l’artista dovrebbe ricevere, approvato da una delibera di giunta, per l’ammontare di € 9.150,00, come riportato dal “Corriere della sera”.

Tale somma è stata ritenuta dalle opposizioni (in principal modo dall’esponente della lista “Giovani Salernitani” Giovanni Santoro), un importo troppo esoso per una prestazione che tutto sommato prevede la solo presenza dell’artista che clicca su di un interruttore; “uno schiaffo alla miseria”, dichiara Santoro, che non spreca altre parole avvelenate sullo sperpero di denari pubblici da parte di una politica che “ha perso il contatto con la realtà”, come riporta "Il Giornale.it"