Quest’anno l’influenza arriva dall’America. Non è considerata particolarmente pericolosa, ma secondo l’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI) è tuttavia da considerarsi più aggressiva di quelle degli ultimi inverni. Secondo le previsioni il contagio si registrerà a fine gennaio, ma è presumibile che per quest’anno il picco venga raggiunto a metà febbraio.

I sintomi riscontrabili sono dolori muscolari, malessere generale, problemi intestinali, tosse, mal di testa, raffreddore, brividi, stanchezza, febbre alta. Come ogni anno, il maggior numero di casi si registra nei bambini e negli anziani, che a loro volta, ovviamente, possono contagiare adulti.

Per quel che riguarda la trasmissione, il soggetto colpito è contagioso dal giorno precedente alla comparsa dei sintomi fino a 7 giorni dopo (10 nel caso dei bambini). Il contagio avviene per via aerea, con colpi di tosse e starnuti. Nei casi non gravi l’influenza può essere curata attraverso farmaci sintomatici come il paracetamolo, altrimenti servono farmaci antivirali (rigorosamente dietro prescrizione medica).

Secondo i dati dell’«Istituto Superiore di Sanità» in questa settimana saranno 250.000 gli italiani che saranno contagiati dal virus. Di solito la comparsa dei primi sintomi influenzali è brusca e improvvisa, accompagnata da brividi e sudorazione. La febbre di solito è superiore ai 38° e dura  tra i 3 e i 4 giorni, mal di testa, malessere e dolori alle ossa.

Affaticamento e debolezza,  invece  possono durare fino a 2-3 settimane, sono comuni anche  dolori al petto durante la respirazione e soprattutto la tosse.

Gli unici farmaci efficaci con il virus dell’influenza sono gli antivirali, che tuttavia:

– devono essere assunti solo dietro parere medico,

– devono essere assunti entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi.

Nei soggetti non considerati a rischio si consiglia al contrario il ricorso a medicinali sintomatici (farmaci per la cura dei sintomi), per esempio paracetamolo per la febbre.

L’ECDC (European Centre of Disease Prevention and Control) ha ribadito che le misure di protezione personali (misure non farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza sono:

  • Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici);
  • Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani);
  • Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale;
  • Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale;
  • Uso di abiti caldi per ripararsi dal gelo invernale, prestando particolare attenzione ai bambini.

 

Sebbene il lavarsi le mani sia sottovalutato, rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di prima scelta ed è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni, anche negli ospedali. Lo strumento d’elezione per la prevenzione rimane tuttavia il vaccino: la composizione, aggiornata annualmente, in questa stagione 2012-2013 è già stata definita dall’OMS. L’efficacia è stimata dal 70% al 90% ed è consigliato per tutti i soggetti che non abbiano specifiche controindicazioni alla somministrazione.