Il tipo di vita tipico dei giorni nostri ha provocato un aumento sensibile dell'obesità tra le fasce più giovani della popolazione. Il fenomeno è particolarmente diffuso negli Stati Uniti ma anche in Europa ha recentemente cominciato a prendere piede. Poca attività motoria, parecchie ore passate davanti alla tv o ad un computer e un'alimentazione non corretta le cause principali di questa tendenza che può incidere in maniera non positiva nella salute degli adolescenti.

Un'indagine di OKkio alla Salute del Ministero della Salute ha studiato le abitudini dei giovani nel nostro paese dimostrando che spesso esse risultato decisamente errate.

Infatti il 9% dei bambini comincia la giornata senza fare colazione e circa il 30% la fa ma in modo incompleto. L'alimentazione risulta poi carente di frutta e verdura in circa il 25% dei bambini mentre 1 su 2 beve quotidianamente soft drink zuccherati. Andando al di fuori della sfera alimentare più del 50% dei giovanissimi ha la televisione in camera e circa il 20% dei bambini non va oltre un'ora di sport praticato alla settimana.

Una delle conseguenze principali di questo aumento dell'obesità è quella dell'innalzamento della percentuale di soggetti giovani che hanno il diabete di tipo 2, quello più grave che generalmente era caratteristico degli adulti. Tale patologia una volta era praticamente assente tra le fasce giovani della popolazione mentre adesso su 10 bambini a cui viene diagnosticato il diabete 8 hanno quello di tipo 1, meno grave e meno diffuso, e 2 quello di tipo 2.

Se si estende la ricerca a tutta la popolazione italiana la percentuale dei soggetti che soffrono di diabete di tipo 2 è del 5%, molto più alta rispetto a qualche anno fa e destinata a crescere ulteriormente in futuro.

Per cercare di combattere questo fenomeno in preoccupante crescita l'American Academy of Pediatrics ha pubblicato, in collaborazione con l'American Diabetes Association, la Pediatric Endocrine Society, l'American Academy of Family Phisicians e l'Academy of Nutrition and Dietetics, una relazione sull'argomento che però non risulta sufficiente se non risulta affiancata da una decisa azione educativa su tutta la popolazione.

Anche perchè le cure a base di farmaci risultano meno efficaci sui bambini rispetto al loro utilizzo su persone adulte.

Prevenzione è dunque la parola d'ordine consistente nel cambiare abitudini di vita troppo sedentarie e modalità di alimentazione errate. Nella speranza poi che la ricerca medica dia i risultati sperati per arrivare ad avere maggiori possibilità di curare questa patologia che purtroppo sta colpendo i bambini con sempre maggiore frequenza.