Bloccare il metabolismo delle cellule tumorali senza alterare e danneggiare le cellule sane. Ora tutto questo sarebbe possibile grazie ad uno studio condotto dall'Università di Bologna in collaborazione con Ibp-Cnr di Napoli che ha compiuto un altro passo avanti nella lotta contro il cancro dopo la recente scoperta fatta dall'Università di Urbino sulle proprietà curatrici del maltolo.

La ricerca, pubblicata su The Journal of the National Cancer Institute, fa leva sul punto debole del cancro che secondo l'istituto universitario di Bologna sarebbe legato al metabolismo delle cellule malate che producono cellule figlie.

In poche parole lo studio ha dimostrato che è possibile fermare questo metabolismo impedendo la riproduzione di cellule malate evitando anche di colpire le cellule sane che resterebbero intatte. Tutto questo è possibile con l'utilizzo di un farmaco sperimentale che prende il nome di ST1326: con questa cura si riesce a fermare il trasporto degli acidi nel mitocondrio che va inevitabilmente a bloccare lo sviluppo del male. 

Come è possibile preservare le cellule sane? La risposta sta sempre all'interno di questo farmaco. L'ST1326, come affermato dai ricercatori che hanno portato a termine questo studio, ha una proprietà tossica selettiva che va ad attaccare le cellule malate perchè più sensibili al farmaco somministrato.

Nonostante l'ST1326 sia ancora ad una prima fase sperimentale i segnali per un ulteriore miglioramento futuro sono forti e pieni di speranza per un ulteriore utile passo avanti nella lotta quotidiana contro questo grave male.