E' nato lo scorso agosto presso il Roslin Institute di Edimburgo, nel Regno Unito, lo stesso istituto che ha dato i natali alla pecora Dolly, primo animale clonato della storia. Stiamo parlando di un maialino, chiamato Pig 26, che porta una nuova tecnologia nell'ambito della modificazione genetica.

Il maiale, infatti, è il frutto della cosi detta "ingegneria genetica pulita", ovvero la tecnica utilizzata per la sua nascita non prevede l'utilizzo di geni per la resistenza agli antibiotici. Quest'ultima, denominata "gene-editing" è risultata ben 10 volte più efficente delle tecniche tradizionali utilizzate fino ad ora.

Il maialino Pig 26 fa parte di un progetto che prevede la creazione di un animale con più resistenza alle infezioni, soprattutto alla famigerata febbre suina africana. Bruce Whitelaw, l'esperto del centro di ricerca commenta così la sua ultima creazione: "Pig 26 ha una specifica delezione di base. Dei suoi 3 miliardi di basi ne abbiamo rimossa una esattamente da dove volevamo rimuoverla".

L'importanza della nuova tecnica sta nel fatto che non si tratta di una clonazione, viene eseguita sugli ovuli fecondati e soprattutto il suo tasso di successo supera di gran lunga quello delle tecniche più tradizionali.

La sua efficacia è stata stimata, infatti, intorno al 10-15%, mentre finora si poteva contare su una riuscita dell'1%.

Oltre a non intervenire con geni per la resistenza agli antibiotici, la nuova procedura innovativa non richiede la clonazione e il trasferimento del nucleo di una cellula in un'altra. Questo particolare gli ha fatto meritare il titolo di "ingegneria genetica pulita".