Il primo sintomo della scarlattina è la classica eruzione cutanea. Questa di solito appare prima sul collo e sul viso, poi sul petto e sulla schiena ed infine sul resto del corpo. Un utile modo per capire se tale eruzione cutanea è realmente sintomo di scarlattina, è premere su una di esse: se la persona è realmente contagiata, la zona premuta diventa bianca. Altri sintomi della scarlattina sono: la gola arrossata, febbre al di sopra de 38.5, gonfiore alle ghiandole del collo e una patina biancastra sulla lingua. L'incubazione della malattia è abbastanza breve: 3 giorni in tutto.

La scarlattina è una delle malattie più contagiose in circolazione. Un bambino affetto dalla malattia può contagiare altre persone in diversi modi: con tosse, starnuti o con il contatto della pelle, in caso sia affetto dall'infezione cutanea. Il periodo di massima contagiosità della malattia si ha quando appaiono le prime macchie e la febbre. Essere contagiati prima dell'apparizione di tali sintomi è comunque possibile, anche se più difficile. Dopo le 48 ore dall'inizio della terapia antibiotica, termina il pericolo di contagio; entro i dieci giorni, termina invece il ciclo completo della malattia (eruzione cutanea permettendo).

Per quanto riguarda le cure alle quali ricorrere, al di là degli antibiotici ed eventuali altri medicinali prescritti dal medico o dal pediatra, è bene prestare molta attenzione allo stato della stanza del vostro bambino e al cibo. Un bambino affetto da scarlattina con relativo mal di gola troverà difficoltà a mangiare, per questo è bene preparagli alimenti morbidi e una dieta liquida: tè caldo, zuppe, frappè, gelati o bibite fresche. Utilizzate un umidificatore per aumentare l'umidità della stanza dove di dorme: la cosa servirà a lenire il mal di gola, e in caso di gonfiore alle ghiandole, un asciugamano umido intorno al collo potrebbe aiutare il bambino a stare meglio.