I bambini non sempre sono così spensierati come ci piacerebbe credere. Il più delle volte, il mal di pancia, l'emicrania, gli incubi notturni ed i disturbi del comportamento che i bambini lamentano, non sono altro che sintomi di stress, sintomi che, se non presi sul serio e risolti in tempo, possono condurre a vere e proprie patologie fisiche e caratteriali.
Lo stress colpisce anche i bambini sotto i tre anni, sembrerebbe assurdo ma è così. Mentre gli adulti tendono ad adattarsi alle situazioni stressanti attingendo dall'esperienza spiegazioni e strategie per superarle, i piccoli non ce la fanno perché ancora non hanno alcuna esperienza.
Per loro, davanti al malessere, è sempre come se fosse la prima volta; non riescono neppure a mettere a fuoco ciò che li fa sentire sotto pressione.
Un bambino piccolo va in agitazione anche a causa di un forte litigio tra i genitori. Se lo stress dura poco ed è occasionale la cosa si risolve velocemente, senza particolari danni, anzi prepara a gestire le inevitabili frustrazioni della vita adulta. Se invece la situazione si prolunga nel tempo nei bimbi più piccoli compaiono mal di testa e mal di pancia, quelli più grandi invece all'improvviso diventano distratti, irritabili, ipereccitabili e spesso anche aggressivi. Cominciano a soffrire di incubi, il rendimento scolastico diminuisce, non hanno più voglia di giocare con i soliti amici e sembrano indifferenti a tutto.
I bambini in età prescolare somatizzano con il mal di pancia ed altri disturbi fisici perché non hanno coscienza di quello che accade; non riescono ad esprimere il loro malessere psicologico e, non conoscendo altro modo per difendersi, inglobano lo stress dentro il loro corpo e soffrono fisicamente. I ragazzini più grandi, invece, si difendono dal disagio con i comportamenti e con l'aggressività.
Situazioni di stress prolungato possono provocare anche gravi problemi fisici. I bambini che vivono in ambienti ad "alta tensione" crescendo diventano più vulnerabili alle infezioni, sono più predisposti alle allergie ed hanno maggiori probabilità di diventare obesi.