L'esperienza shock del risveglio in obitorio di una donna morta apparentemente per ben 3 volte è successa ad Alison Burchell, persona dichiarata clinicamente deceduta che si è però risvegliata con i cadaveri intorno a lei.

Cresciuta a Horsham, nel West Sussex, questa donna ha potuto raccontare questa sconvolgente realtà: è affetta da una rara condizione medica denominata narcolessia-cataplessia, un disturbo caratterizzato da un eccesso di sonno che avviene improvvisamente durante le normali attività quotidiane in cui il battito cardiaco rallenta e la respirazione diventa sempre più impercettibile e perdere completamente il controllo dei muscoli.

Alison, a 17 anni morì, per così dire, per la prima volta al cinema, durante la visione di un film di Gianni e Pinotto: mentre veniva soccorsa dai medici, lei era paralizzata ma poteva sentire ogni cosa, era perfettamente cosciente. Davanti a lei, i medici l'avevano dichiarata morta ed avevano preparato il suo corpo per la camera mortuaria, ma lei non riusciva a far sapere loro che invece era ancora viva.

La seconda volta avvenne pochi anni dopo la prima apparente morte: anche in questo caso il personale medico l'aveva portata nella camera mortuaria dalla quale è riuscita a fuggire appena ripreso il controllo del suo corpo.

La terza ed ultima volta avvenne invece in presenza del figlio di 15 anni, quando si trasferì a Melbourne con la sua famiglia: il figlio riuscì fortunatamente a convincere i medici a non metterla in una cella frigorifera nella quale sarebbe morta veramente.

Queste le parole della donna in una intervista di qualche anno fa: "Si può vedere e sentire tutto ciò che accade intorno a te, ma non vi è alcun modo per avvertire che non sei morto ed è la cosa più terribile che si possa immaginare".