Nel precedente articolo Sopravvivere ad un disastro - prime 3 indicazioni si sono esaminati i primi tre modi di aumentare le probabilità di sopravvivere ad un disastro. Di seguito altre avvertenze utili.

Le esercitazioni si fanno per una ragione

Ogni volta che salite a bordo di un aereo gli assistenti di volo vi dicono come allacciare la cintura di sicurezza! Come se già non lo sapeste, e comunque, a chi può servire? Eppure la verità è che, in caso di disastro, il tunnel visivo può impedire al vostro cervello di capire le azioni più elementari.

In un certo numero di incidenti aerei con sopravvissuti, alcune persone sono state trovate morte nei loro sedili, con la mani strette sulla sinistra, o sulla destra, dei loro sedili. Per quale ragione? Perché le cinture di sicurezza delle auto si allacciano o a sinistra, lato passeggero, o a destra, lato guidatore. Le cinture di sicurezza degli aerei si allacciano al centro. Nello stato di tunnel visivo, la mente di questi passeggeri è andata a quello che è più familiare: essere seduti in macchina. Quindi quell'annuncio, anche se apparentemente sembra inutile, ha una sua ragione. Le esercitazioni si fanno perché servono, e se voi ritenete che non sono per voi, probabilmente ne avete bisogno.

Lo stato di angoscia non può peggiorare

Molte persone evitano di pensare alle conseguenze di un disastro perché ritengono che il continuare a girarci intorno con la mente non faccia altro che aumentare lo stato di angoscia. E' vero che, se vi capita di visualizzare fortuitamente il vostro aeroplano che cade o la nave su cui siete imbarcato che affonda, provate un nodo allo stomaco, ma è dimostrato che l'immaginare in modo pragmatico quale possa essere la vostra reazione in queste situazioni fa calare lo stato di ansia.

Imparate quello che vi serve sapere in caso d'emergenza e siate fiduciosi di riuscire a metterlo in pratica al momento opportuno.

I ruoli di genere non fanno differenza

Nello studio di disastri che sono capitati in passato, si è visto che le donne sono molto più inclini a seguire gli ordini, mentre gli uomini sono più portati a prendere il controllo della situazione.

Prima di decidere se una cosa sia meglio dell'altra, pensate che, nel caso di una nave che affonda, le donne hanno una probabilità di sopravvivenza più alta perché più disposte a dirigersi ai punti di raccolta delle scialuppe di salvataggio e a seguire le disposizioni impartite per allontanarsi dalla nave. Ciò detto, durante uno tsunami, gli uomini hanno più probabilità di sopravvivere perché sanno nuotare, anche se in effetti il solo modo di salvarsi è di aggrapparsi a qualcosa che galleggia e lasciarsi trascinare dalla corrente. Il consiglio è che non dovete comportarvi tutte le volte come si pensa dobbiate reagire in condizioni normali: è in gioco la vostra vita, e dovete fare tutto quello che è necessario per venirne fuori.

La vera paura può aiutarvi

Il detto secondo cui la sola cosa di cui si deve avere paura è la paura stessa, è semplicemente sbagliato. La paura, quella vera, è un istinto che tutti noi abbiamo dentro ai fini della nostra sopravvivenza. Non quando siete spaventati o ansiosi ma quando avvertite che una valanga sta per travolgervi e della paura che si prova in quel momento e che da al vostro corpo la forza di schiodarvi da dove siete. Invece di schivare la paura con l'idea di essere 'coraggiosi' o 'senza paura', abbracciatela. E lasciatevi guidare da lei in tutte le situazioni in cui dovete prendere una decisione in una frazione di secondo.