Le origini del kefir, un latte fermentato grazie a dei granuli, sono sconosciute e prive di prove concrete. le prime fonti le abbiamo da alcune leggende che definirebbero la sua presenza all'epoca di Maometto, quando ne fece dono a dei popoli delle montagne. Questi le custodirono gelosamente per generazione e generazione come segreto per ogni famiglia con la paura che se fosse stato regalato a degli stranieri avrebbe perso le sue proprietà miracolose, e di proprietà miracolose davvero si trattavano.
Si ha prova che questi popoli abitassero nell'area del Caucaso, anche se alcune fonti ne nominano la presenza in Cina, India e, sotto altri nomi e con leggere differenze, in Africa; Grecia; Scozia; Spagna; Argentina, probabilmente a seguito di immigrazioni avvenute in antichità.
Anche Marco Polo nomina questa bevanda, con il nome di chemmisi, incontrata durante il suo lungo viaggio e come tanti fu sorpreso nel vedere che i popoli che ne facevano uso avessero una longevità sorprendente.
Questo segreto cominciò ad essere conosciuto dal pubblico tra la fine dell'800 e gli inizi del '900 grazie agli studi di Ilya Mechnicov che studia lo yogurt isolando il batterio latobacillus bulgaricus credendo erroneamente che fosse l'unico necessario per fermentare il latte. Agli inizi del '900 se ne studiano le sue proprietà. In Russia i fratelli Blandov spedirono una segretaria, Irina Sakarova per sedurre il principe Barcharov per farsi regalare i famosi grani di kefir e iniziare la produzione industriale.
Lei, dopo averlo ammaliato, si rifiutò di sposarlo e gli fu negato la possibilità di portare il kefir all'estero. Fu addirittura rapita e in seguito liberata da alcuni uomini mandati dai Blandov. Con l'intervento dello zar Nicola II, il principe fu costretto a consegnare i grani di kefir alla sventurata segretaria che ricevette un encomio.
Il kefir non è altro che un polisaccaride o zucchero complesso chiamato kefiron, prodotto dal lactobacillo kefironofaciens ripiegato e attorcigliato su sè stesso che cresce ad ogni fermentazione e sul quale vivono numerosi batteri e lieviti in perfetta simbiosi fra di loro.
In ogni goccia di kefir possiamo trovare migliaia di cellule, tra cui: bulgaricus, l.acidofilus, l.casei, acetobacter, bifidus, e lieviti come i saccaromiceti.
Questo fermentato contiene vitamine tra cui soprattutto la k, b12 e PP, amminoacido, sali minerali e una piccolissima percentuale di alcool. Recenti studi hanno scoperto che conterrebbe sostanze antinvecchiamento e antitumorale come l'acido linoleico coniugato.
Studi pubblicati sul British journal Nutrition nel 2006 rivelano che abbassa il colesterolo nel sangue, nel 2009 si prova la sua efficacia contro la diarrea. Non finisce quì, perchè stimola la secrezione degli enzimi digestivi dello stomaco e del pancreas e della saliva. Diminuisce i gonfiore della pancia. Contrasta agenti patogeni come E. Coli e la candida, rinforza la flora batterica, stimola e aumenta le difese immunitarie.
Insomma, questa bevanda fermentata a molti sconosciuti è davvero l'elisir di lunga vita che l'uomo ha tanto cercato? La correlazione fra il suo utilizzo e la longevità dei popoli che lo hanno custodito fino a oggi sono sotto gli studi di moltissime persone. Non finirà mai di sorprendere come questo yogurt ci possa aiutare nella vita di tutti i giorni e nei piccoli problemi fisici che affliggono molte persone.