Chi di voi non è cresciuto con la convinzione che sia necessario mangiare la carne per poter diventare grandi? Per non parlare dei culturisti e dei palestrati; quest'ultimi sono fermamente convinti di poter mettere su massa muscolare solo se si imbottiscono di petti di pollo ai ferri.
Forse non lo sapete ma ci sono atleti che non hanno avuto bisogno.
Bill Pearl ha vinto il titolo agonistico di Mr. Universe nel 1971, a 41 anni, senza assumere steroidi ed è considerato uno dei più grandi bodybuilder di tutti i tempi.
Carl Lewis ha raggiunto un primato che si pensava ineguagliabile e che apparteneva al grande Jesse Owens: vincere quattro titoli olimpici nella stessa edizione dei Giochi.
L'"era Lewis" è durata 17 anni, dal 1981 al 1997. Nel 1990 l'atleta decise di diventare addirittura vegano, con la consulenza del dottor John McDougall ed i risultati parlano da soli direi.
Il suo successo più straordinario è stato l'essere riuscito a rimanere ai vertici dello sprint e del salto in lungo per 15 anni, passando attraverso infortuni e sconfitte, con le sue sole forze, senza prendere nessun tipo di sostanze proibite. Primo senza l'aiuto della chimica... e vegano.
Ruth Heidrich Triathlon (Ironman) ha vinto 6 titoli Ironman. Ha vinto più di 700 competizioni tra maratona, triathlon, pentathlon e altro. È diventata vegana e triatleta dopo la diagnosi di cancro alla mammella, nel 1982, e successivamente presidentessa della "Vegetarian Society of Hawaii".
È tutta questione di "disfinformazione" come per la maggior parte di cose che ci tengono all'oscuro perché è sempre questione di interesse economico e della volontà di non renderci liberi, sani, indipendenti e felici. Sono stata totalmente vegetariana per due anni, ora non lo sono più, ma cerco, comunque, di limitare al minimo il consumo di carne e pesce.
Prima di fare questa scelta e di sperimentare una nuova dieta alimentare mi sono appunto "informata" ed ho letto cose davvero interessanti. Per esempio lo sapete che gli animali più grandi in natura si cibano solo di erbe ed arbusti? Pensate all'elefante e al rinoceronte, sono due mammiferi mastodontici, massicci con una forte muscolatura eppure non assumono nessuna proteina animale.
Inoltre vi siete mai chiesti come sia possibile che i neonati nei primi mesi di vita triplichino il loro peso pur assumendo solo il latte materno? Io mi sono semplicemente informata scoprendo oltretutto che il nostro intestino è troppo lungo per poter eliminare le tossine che finiscono per annidarsi nelle anse intestinali che vanno a nutrire le cellule cancerogene.
Stranamente quando ci si ammala di cancro viene consigliata un'alimentazione priva di proteine animali perché? Come ripeto, l'organismo dell'uomo, contrariamente a quello dei carnivori, non è fatto per mangiare cadaveri di animali perché ne rimane intossicato a causa delle sostanze tossiche contenute nella carne stessa.
L'organismo di un animale carnivoro cerca di espellere la carne dal proprio corpo con la massima velocità possibile, data la sua tossicità.
Una riprova di questo è data dal fatto che il suo intestino è lungo 3-6 volte il corpo, mentre quello dell'uomo è pari a 9-12 volte la lunghezza del corpo.
Inoltre le mucose spesse e muscolose dei carnivori tollerano forti succhi gastrici, necessari alla digestione della carne, mentre l'uomo ne viene danneggiato. L'uomo è anatomicamente strutturato per cibarsi di frutti, germogli freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli ossa ed interiora come i carnivori.
Abbiamo iniziato a modificare la nostra dieta circa 2 milioni di anni fa nell'era Neozoica. Quindi durante le glaciazioni si alternavano periodi di siccità contrapposti a forti diluvi: eventi climatici instabili ed irregolari che hanno ridotto drasticamente la vegetazione spontanea, nonché trasformato le foreste in savane.
L'Homo habilis sarebbe dunque passato al carnivorismo per poter sopravvivere, pagando però lo scotto di un accorciamento della vita media. L'uomo è diventato carnivoro in epoche in cui non si conoscevano i danni della carne: oggi solo gli eschimesi restano un popolo carnivoro per necessità assoluta.
La durata media della vita di questo popolo è di 25-30 anni. Muoiono vittime della arteriosclerosi causata dall'alimentazione carnivora. Oggi non cacciamo più direttamente le nostre vittime, ma ci serviamo di "terzi" che spesso non vediamo come i dipendenti dei mattatoi, i cacciatori ed i pescatori. In questo modo perdiamo un anello importante della catena che unisce l'animale alla nostra tavola e questo sicuramente ci aiuta a giustificare, in qualche modo, una tale ed inutile violenza.
Inoltre, ridurre l'apporto di proteine animali ci consente di ridurre le probabilità di ammalarci di diverse malattie.
Cancro
Per i tumori più diffusi è stato accertato un legame con il tipo di alimentazione. Il National Cancer Institute nel 1981 ha riconosciuto che circa il 35% delle morti per cancro era da ricondurre a fattori dietetici. La migliore strategia per la prevenzione del cancro è quindi, una dieta ricca di fibre e povera di grassi, che includa vari tipi di frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
Non sorprende quindi che i vegetariani, la cui dieta soddisfa naturalmente tali requisiti, sono esposti ad un bassimo rischio di sviluppare il cancro.
Demenza e Morbo di Parkinson
Demenza e Parkinson, malattie degenerative invalidanti sempre più comuni nelle civiltà occidentali, appaiono correlate alla dieta.
Ancora una volta la dieta occidentale, ricca di zuccheri e carboidrati raffinati (ad elevato indice glicemico), e di prodotti animali (ricchi di grassi saturi), e povera di cibi vegetali non raffinati (con scarso o nullo contenuto di fibre, vitamine, polifenoli ed altri antiossidanti, fitoestrogeni), può promuovere una situazione di insulino-resistenza e questo può favorire l'insorgenza della demenza tipo l'Alzheimer.
Recenti studi clinici concludono che una dieta ricca in grassi animali appare associata ad un significativo aumento di rischio di sviluppare morbo di Parkinson, mentre i grassi di origine vegetale non aumenterebbero questo rischio.
Osteoporosi
L'osteoporosi sta oggi assumendo un andamento epidemico.
Nonostante la comune credenza che sia sufficiente assumere quantità adeguate di calcio per proteggere la Salute dell'osso, si è visto che l'incidenza di questa malattia è elevata proprio in quei Paesi dove pure è elevato il consumo di calcio alimentare. Alcuni studi recenti hanno evidenziato come l'osteoporosi appaia in qualche modo correlata ad un elevato consumo di latte, simbolo per eccellenza di calcio.
I Paesi a più elevato consumo di latticini sono: Inghilterra, Finlandia, Nuova Zelanda, Svezia e Stati Uniti. Questi Paesi sono anche quelli che presentano i più elevati tassi di osteoporosi: una simile osservazione dovrebbe quindi indurre i medici ad assumere una posizione supportata da evidenze scientifiche rispetto a quelli che sono i veri fattori di rischio e di protezione nei confronti dell'osteoporosi.
Alla perdita di massa ossea concorrono diversi fattori, denominati "ladri di calcio": le proteine nella dieta, soprattutto quelle animali; il sodio, sotto forma di sale da cucina, e quello contenuto nei cibi animali confezionati; la caffeina; il fumo; la mancanza di attività; l'alcool; l'uso di alcuni farmaci (antiacidi, antiepilettici, aortisonici); il fosforo, contenuto nella carne.
Le proteine nella dieta provocano un effetto ad "U" rovesciato sull'osso: fino al raggiungimento della dose giornaliera raccomandata favoriscono la crescita dell'osso, quando si eccede questa dose, più proteine vengono introdotte, più calcio viene sottratto all'osso. Quindi, non è importante solo la quantità di calcio assunta, ma il tipo di dieta.
Malattie cardiovascolari
Le complicanze dell'arteriosclerosi provocano a loro volta malattie a carico degli organi colpiti: le arterie coronariche (infarto, angina, insufficienza cardiaca), le arterie cerebrali (ictus, demenza, parkinson), le arterie degli arti inferiori (claudicatio, gangrena), l'aorta (aneurismi), le arterie renali (ipertensione, insufficienza renale) e dell'occhio (retinopatia).
Molte di queste situazioni sono causa di morte, ma soprattutto di invalidità. Molti studi hanno dimostrato la presenza di una associazione tra livelli ematici di colesterolo e cardiopatia. Il colesterolo è presente in tutti i cibi di derivazione animale, e viene prodotto dall'organismo a partire dai grassi saturi, contenuti in abbondanza nei prodotti di derivazione animale.
A differenza degli altri grassi, il colesterolo è localizzato principalmente nella parte magra della carne. Nessun alimento di derivazione vegetale, per contro, contiene colesterolo. Abbondanza di frutta, verdura e cereali integrali al posto di cereali raffinati possono proteggere da questo aumento del rischio. Io dico solo, "informatevi"! Diventare curiosi, è la nostra vita ed è la nostra salute, dobbiamo imparare a mettere in discussione senza prendere tutto per oro colato.
È ora di iniziare a vivere non in base a quello che ci hanno insegnato ma mettendo in discussione le nostre credenze specie quando queste possono minare la nostra salute ed il nostro Benessere.