Per l'autunno inverno 2014/2015 è in arrivo il temibile virus intestinale, un tipo di influenza che colpisce l'intestino e si prende durante i cambi di stagione. L'influenza intestinale, rispetto a quella comune ha una durata minore ma può essere altrettanto pericolosa, perché se non curato in tempo può trasformarsi in gastroenterite e diventare più rischioso. Come detto in precedenza, il virus intestinale è più facilmente contraibile nei cambi stagionali, quindi in autunno ottobre e novembre sono i mesi a rischio. In un certo senso, il virus intestinale accompagna l'influenza 2015, che vedrà i primi casi dalla fine di novembre per avere poi il picco a gennaio.

I sintomi sono simili, perché nell'influenza classica si ha febbre alta, dolori muscolari e ossei diffusi, tosse e mal di gola o raffreddore. Nell'influenza intestinale, i sintomi sono caratterizzati da vomito e diarrea, nausea e mal di stomaco e febbre non superiore ai 38 gradi che solitamente guarisce in 72 ore.

Virus intestinale novembre 2014: sintomi, durata e contagio, ecco i rimedi utili per combatterlo

Causa dei virus intestinali sono alcuni virus come gli adenovirus che colpiscono lattanti, rotavirus che causa gastroenterite, norovirus e sapovirus che fanno parte di quei ceppi che possono portare alla gastroenterite acuta sia nei bambini, che negli adulti. La sintomatologia può essere leggera e durare 2 giorni o più pesante e avere una durata anche di 3 giorni in cui si accuseranno brividi, mal di testa, dolori addominali, febbre alta e vomito.

La cura per il virus intestinale è fatta esclusivamente di dieta e riposo. I cibi consigliati il riso bianco, le banane, pesce e carne magra, patate lesse e pane con farina bianca e l'assunzione di probiotici durante il contagio che velocizzano il processo di guarigione. Per la febbre, il medico consiglierà la classica tachipirina o antipiretici.

Il virus intestinale può diventare fastidioso se trascurato, ma nello stesso tempo non è quasi mai pericoloso. Per evitare il contagio basta seguire semplici regole igieniche ed evitare il contatto con persone malate, anche perché l'incubazione è molto veloce.