Il momento "tanto atteso" e annunciato dagli esperti a partire dallo scorso dicembre sta per arrivare: parliamo del picco dell'influenza stagionale 2015, la quale stando ai dati raccolti dall'Istituto Superiore della Sanità, raggiungerà il suo picco nel corso del mese di febbraio.

Già in queste ore, però, oltre 500mila Italiani stanno facendo i conti con i sintomi influenzali e sempre secondo le news fornite dall'ISS, negli ultimi giorni sono stati segnalati ben sessanta casi gravi: per molti dei pazienti che hanno riscontrato un tipo di influenza più aggressiva, è stato necessario ricorrere alla ventilazione assistita.

L'ISS, inoltre, fa sapere che sempre nelle ultime ore sono stati registrati anche due decessi per complicanze ad Aosta e Lecce. Cosa bisogna fare in caso di influenza e soprattutto quali sono i sintomi?

Influenza 2015, ecco cosa fare: sintomi e cure mediche

I sintomi dell'influenza stagionale 2015 sono i seguenti: dolori articolari, mal di testa, nausea, vomito, diarrea e febbre. Il consiglio degli esperti è quello di consultare subito il medico di famiglia in caso di febbre alta: sarà lui a consigliarvi la cura medica da seguire per i restanti giorni, in modo tale da riuscire a debellare la malattia. In caso di influenza, inoltre, il consiglio è quello di restare al caldo e cercare di evitare gli sbalzi di temperatura, bere molta acqua e mangiare tanta frutta e verdura.

Come vi dicevamo il picco dell'influenza 2015 è previsto per il mese di febbraio, quando si ipotizza che saranno più di 2 milioni gli Italiani ad essere colpiti dal virus. Quest'anno la media di coloro che si beccherà l'influenza sarà decisamente più alta in quanto è calato il numero delle persone che si sono sottoposte alla classica vaccinazione anti-influenzale.

In seguito alla vicenda del vaccino Fluad, poi "scagionato" dal legame con alcuni decessi sospetti tra anziani, il numero di vaccinazioni in Italia è calato di oltre il 20% rispetto allo scorso anno. Il consiglio dei medici, però, è quello di far sottoporre al vaccino soprattutto i soggetti a rischio, tra cui gli anziani e i malati. Per gli Over 65 vaccinarsi "non è mai troppo tardi" spiegano gli esperti.