Il sole, stella madre del sistema solare fondamentale per tutti i Pianeti che vi girano intorno, specie per quelli simili alla nostra Terra. Certo, alcuni guasti provocati dagli uomini stessi mediante l'inquinamento, come il buco dell'ozono, lo hanno reso anche più pericoloso e aggressivo, visto che sono venute meno quelle difese naturali che rendevano i raggi ultravioletti meno dannosi per la nostra pelle. Ma resta sempre fondamentale per i meccanismi della Natura, sia per gli esseri vegetali, sia per quelli animali, sia ovviamente per gli esseri umani.
Si pensi ad esempio che la Vitamina D diventa attiva solo grazie all'esposizione ai raggi solari. Non a caso nei mesi invernali, quando beneficiamo di meno del sole, si riacutizzano fastidi quali debolezza muscolare, dolori e fragilità alle ossa, iperparatiroidismo, rachitismo nei bambini. Ma il sole, e la correlata Vitamina D, avrebbero anche un ruolo molto importante per quanto concerne l'Alzheimer. A dirlo una ricerca condotta dall'Università di Edimburgo, pubblicata sul prestigioso giornale Daily Mail. Vediamo perché.
Carenza di Vitamina D incisiva anche per Alzheimer
Come detto, la scarsità di vitamina D ha come conseguenza pure un elevato rischio di incorrere in deficit cognitivi e vere e proprie patologie neurodegenerative.
Tradotto, nel soffrire di demenza senile e Alzheimer. Pertanto, date le condizioni climatiche meno favorevoli alla presenza di sole nelle giornate, quanti vivono al Nord rischiano di più. Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori scozzesi hanno selezionato un gruppo di gemelli volontari della Scozia, di cui uno che viveva al Nord e uno al Sud.
E' emerso che i settentrionali presentassero una tendenza al morbo di Alzheimer addirittura tra le 2 e le 3 volte maggiore di quelli che vivono al sud. In conclusione, anche i fattori climatici vanno ad aggiungersi dunque a quelli alimentari e intellettuali già evidenziati da precedenti ricerche. Il bistrattato sole assume pertanto ancora un ruolo importante per la salute.