Ricordiamo tutti il ‘Decreto Appropriatezza’, emanato dal Ministero della Salute, che ha tagliato fuori 203 prestazioni mediche dall’esenzione del ticket sanitario. Più nello specifico, nel Decreto ministeriale è stato stabilito che per alcune tipologie di prestazioni mediche, come analisi cliniche e visite specialistiche, sarà possibile fruire del ticket solo dietro specifica prescrizione medica sempre che sussistano alcune condizioni di erogabilità.
Nello specifico le prestazioni sanitarie per le quali non si può più beneficiare dell'esenzione totale del Ticket e per le quali deve essere valutata la "vulnerabilità sanitaria" o la "vulnerabilità sociale" riguardano la Medicina nucleare, l'Odontoiatria, la Genetica, la Radiologia diagnostica, la Dermatologia e gli Esami di laboratorio. In questo modo il Governo da un lato procede ad un contenimento della spesa sanitaria, dall’altro elimina quella diffusa pratica che permetteva che esami diagnostici ed analisi fossero eseguiti senza una effettiva utilità.
Il Governo fa marcia indietro sulle 203 prestazioni mediche
Dopo l’entrata in vigore del Decreto ministeriale, a fine gennaio, sono però sorti alcuni problemi tecnici innanzitutto perché le condizioni di erogabilità sono molto difficili da rispettare ed inoltre per i medici mancano i programmi, che permettono di adeguare le ricette alle previsioni normative. Ne consegne che in questo modo l’accesso a queste prestazioni sanitarie è diventato praticamente impossibile anche se sussistono in astratto le condizioni previste dalla legge. Proprio per questo il Governo ha deciso di rivedere il ‘Decreto Appropriatezza’. L’Esecutivo ha però proceduto senza predisporre un nuovo testo avente forza di legge.
Infatti per il momento è stata emanata solo una circolare applicativa del Ministero che dovrebbe permettere di superare le difficoltà e i problemi tecnici causati dal Decreto. Ciò non toglie che in un futuro non troppo lontano dovranno essere emanate nuove regole inserite magari nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Livelli essenziali di assistenza ( Dpcm Lea). Intanto però la poca chiarezza del Decreto Appropriatezza determinato un paralisi delle prestazioni medico sanitarie, anche per la paura che hanno avuto i medici di ricevere sanzioni.
Proteste dei sindacati ed ospedali nel caos
Continuano comunque le polemiche da parte dei sindacati dei medici che hanno sostenuto che questi tagli alle prestazioni per i cittadini limiteranno di molto se non del tutto le possibilità di accesso a prestazioni mediche fondamentali.
I cittadini dovranno quindi sobbarcarsi di costi più elevati per esami e visite di routine e questo con un inevitabile pregiudizio al diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Ma c’è anche dell’altro perché il Decreto Appropriatezza ha posto a carico del medico la responsabilità di prescrivere solo le prestazioni necessarie altrimenti scattano delle sanzioni che consistono in una decurtazione sul loro stipendi. Dopo la buona notizia che per ora le sanzioni per i medici sono state sospese, resta però il fatto che ben 22 milioni di prestazioni sanitarie rischiano di saltare. Per tutti i cittadini che volessero ulteriori chiarimenti il Tribunale del Malato ha messo a disposizione uno psecifico servizio chiamato S.O.S. Appropriatezza. Per altri aggiornamenti sul tema potete premere il tasto segui accanto al nome.