Ci sono diversi problemi tecnici ancora non risolti legati al pagamento del canone Rai in bolletta, sebbene manchino pochi mesi al debutto. Il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) sta lavorando alla scrittura del decreto attuativo sulle nuove regole del canone Rai, così come previsto dalla Stabilità 2016. Il decreto attuativo delle nuove regole, che per la verità doveva già essere emanato ieri, dovrebbe chiarire alcuni dubbi legati ad esempio a chi attiva una fornitura nel mese di dicembre, che dovrebbe pagare i canone a gennaio. Viceversa, nei casi in cui l’utente dovesse cambiare gestore in corso d’anno, gli addebiti del canone Rai scatteranno pro quota.

Il Mise per ora ha chiarito che il criterio guida per stabilire chi dovrà avere il canone Rai addebitato nella bolletta elettrica sarà quello della residenza dell’immobile.

Vari i problemi legati al pagamento del canone Rai

Il Mise ha anche confermato che il canone Rai sarà addebitato quindi solo sulle prime case, dove vive il cittadino anche se è intestatario di più di una utenza elettrica. L’inquilino, residente in un immobile, che non ha un’utenza elettrica intestata a sé deve pagare il canone, con modalità che saranno stabilite dal decreto del Mef. In tali casi la bolletta per il locatore non conterrà l’aggravio dell’imposta sulla TV. L’inquilino che invece ha la residenza nell’immobile locato e abbia intestato anche il contratto della luce, deve pagare il canone Rai con le bollette.

Dal canto suo, l'Agenzia fiscale ha già pensato ad identificare tutti gli intestatari di un contratto di fornitura con tariffa «D3» che però non hanno dichiarato la residenza. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate deve però ancora definire i moduli e le regole per chi auto-certifica di non possedere una TV. Le compagnie elettriche, nei casi in cui il cittadino sia moroso perché ha pagato solo in parte la bolletta elettrica, potrebbero dare la priorità alla compensazione degli importi relativi alla fornitura di energia compresi gli interessi, piuttosto che al canone.

Il punto interrogativo resta se, in caso di pagamento ritardato della bolletta, gli interessi di mora si debbano applicare anche al canone. La Cassazione con una recente ordinanza n. 1922/16 ha inoltre stabilito che il canone Rai va pagato anche se la TV è rotta. Chissà come si regolerà il Governo sul punto.

Caos delle varie compagnie elettriche e degli enti locali

Il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa, ha precisato che ancora le compagnie elettriche non hanno predisposto dei sistemi informatici per emettere le nuove fatture modificate, e poi c’è ancora il problema della coordinazione fra le diverse banche dati anche dei Comuni. Ecco quindi che Comuni e compagnie elettriche, per evitare duplicazioni nel versamento del canone Rai, devono sbrigarsi a stilare un elenco di tutti coloro che devono o che non devono ricevere l’addebito del canone in bolletta. Resta inoltre ancora aperto il capitolo delle sanzioni: sarebbe prevista infatti una multa per i fornitori. Il Governo ha comunque precisato che non ci saranno multe per chi non ha pagato la tassa in passato.

Un altro problema sollevato da Assoelettrica riguarda il preteso pagamento da parte delle società elettriche, per lo svolgimento del servizio di riscossione del canone Rai in bolletta. Il rischio è che i costi di tale sevizio potrebbero essere riversati sui cittadini. Cosa succederebbe se tali società elettriche dopo aver riscosso il canone non lo versassero all’Erario?