La Procura di Verona ha richiesto due anni di reclusione per Mario Cipollini, ex campione di Ciclismo, accusato di calunnia nei confronti del suo mentore Ivano Fanini, patron della squadra Amore a vita.

Cipollini, 57 anni, è accusato di aver falsamente incolpato Fanini di tentata estorsione, nonostante sapesse della sua innocenza. I suoi legali intanto ribadiscono la sua innocenza. Secondo quanto sostiene Cipollini, Fanini lo avrebbe minacciato di diffondere notizie sull’utilizzo di sostanze dopanti durante la sua carriera al fine di ricevere un pagamento.

Il Processo civile ha già portato a una condanna a Cipollini

La sentenza è prevista per il 28 aprile, ma il reato andrà in prescrizione ad agosto, il che significa che Cipollini potrebbe non scontare alcuna pena.

La controversia tra Cipollini e Fanini risale a un contratto non rispettato, che ha portato a una sentenza civile nel 2009 in cui Cipollini è stato condannato a pagare 36.000 euro per contratti di sponsorizzazione non adempiuti. Fanini ha successivamente denunciato Cipollini per calunnia dopo che quest'ultimo aveva presentato una querela per tentata estorsione nel 2017, che era stata archiviata nel 2018.

Durante l'udienza, il pubblico ministero Eugenia Bertini ha evidenziato diverse omissioni nella denuncia di Cipollini, sottolineando che non era stata menzionata la sentenza civile che lo condannava al pagamento.

Secondo Bertini, ciò suggerisce che le accuse di Cipollini nei confronti di Fanini erano infondate e basate su motivazioni poco credibili. Il legale di Fanini ha chiesto un risarcimento danni di 70.000 euro.

A parere dell'avvocato difensore non ci sono false accuse a carico di Fanini, riportate nella querela: "E quindi va assolto perché il fatto non sussiste"

Cipollini è stato condannato per lesioni e minacce alla ex moglie

Nel 2022, il tribunale di Lucca aveva condannato Cipollini a tre anni di reclusione per lesioni, maltrattamenti e minacce nei confronti della sua ex moglie, Sabrina Landucci.

I fatti risalgono al periodo tra il 2016 e il 2017, con episodi particolarmente violenti. Tra questi, un'aggressione avvenuta in una palestra di Sant'Alessio (Lucca), dove Cipollini avrebbe afferrato Landucci per il collo e sbattuto la sua testa contro un muro davanti a testimoni. La donna riportò sette giorni di prognosi e denunciò l’ex marito poco dopo.

Un altro episodio risalente al 2012 vede Cipollini accusato di aver puntato una pistola contro la donna durante una lite. Il giudice ha anche stabilito un risarcimento di 80.000 euro per Landucci e 5.000 euro per il suo nuovo compagno, Silvio Giusti. La sentenza è andata oltre i due anni e sei mesi richiesti dal pubblico ministero Letizia Cai. Cipollini ha sempre negato le accuse e i suoi avvocati hanno annunciato ricorso in appello. La difesa di Cipollini aveva cercato di ridimensionare le accuse, sostenendo che non vi fosse stata alcuna volontà di maltrattare Landucci e chiedendo l’assoluzione.