Le conseguenze dei fattori di rischio cardiometabolici (grasso viscerale o addominale, obesità, aumento del colesterolo LDL, iperglicemia, insulino-resistenza) raccolti in 15 anni di studi su migliaia di pazienti, hanno evidenziato dati allarmanti. Le alterazioni di questi parametri sono state correlate in modo significativo alla comparsa di molti tumori, solidi ed ematologici, oltre che con il più noto sviluppo del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiovascolari.
La terapia da seguire è legata, innanzitutto, al cambiamento dello stile di vita (esercizio fisico, perdita di peso, dieta ad alto contenuto di frutta e verdura e basso di grassi saturi e glucosio) per prevenire la comparsa del cancro, secondo quanto pubblicato sulla rivista "Annals of Nutrition and Metabolism" nel marzo 2016.
Componenti della sindrome metabolica e rischio del cancro
Gli studi epidemiologici hanno individuato le seguenti associazioni:
- l’aumento della circonferenza addominale, misura indiretta dell’accumulo di grasso viscerale o addominale (>88 cm per la donna; >102 cm per l’uomo) e/o dell’indice di massa corporea (body mass index, BMI) con lo sviluppo di tumori al colon, alla mammella, all’endometrio, ai reni, all’esofago, al fegato, allo stomaco e alla vescica;
- l’iperglicemia a digiuno con la comparsa di tumori al fegato, al pancreas, ai reni, al colon;
- le dislipidemie (incremento del colesterolo LDL e dei trigliceridi) con cancro alla prostata e tumori ematologici.
Meccanismi di azione
È stato rilevato che il grasso viscerale, diverso da quello sottocutaneo, libera un’elevata quantità di acidi grassi nel circolo ematico. Il colesterolo LDL (low density lipoprotein) trasporta i grassi dal fegato alle cellule e forma le placche aterosclerotiche che ostruiscono i vasi sanguigni.
Parafrasando un famoso detto, potremmo dire che non tutto il colesterolo viene per nuocere. Questa molecola, nota soprattutto per i rischi per la salute nel caso in cui i suoi livelli siano elevati, è in realtà una sostanza fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Il colesterolo è infatti un componente fondamentale delle membrane cellulari, è il precursore di importanti molecole (ad esempio la vitamina D, gli ormoni steroidei e gli acidi biliari) e favorisce l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Non a caso l’organismo è anche in grado di produrlo da solo. Tuttavia livelli eccessivi di colesterolo possono mettere in pericolo la salute, soprattutto quando ad aumentare sono le concentrazioni del cosiddetto colesterolo “cattivo”. Scopri di più grazie ai consigli del medici del Policlinico "A. Gemelli" nell'iniziativa Viaggio al Cuore del Problema, powered by Danacol.Gli acidi grassi liberi competono con il glucosio per entrare nelle cellule; aumenta così la glicemia (iperglicemia) e in risposta al glucosio, il rilascio di insulina (iperinsulinemia). Il grasso viscerale rilascia anche sostanze ad azione infiammatoria (vedi interleuchina 6 e tumor necrosis factor-1), che stimolano la produzione di glucosio, trigliceridi e insulina (iperinsulinemia).
L’iperinsulinemia e l’insulino-resistenza (riduzione della risposta all’insulina da parte dei tessuti) innalzano i livelli di una proteina (insulin-like growth factor, IGF-1), che stimola la crescita e la vascolarizzazione del tumore.
È chiaro, dunque, che lo squilibrio dei parametri metabolici (sindrome metabolica) può creare i presupposti per l’avvio alla "tumorigenesi" (trasformazione delle cellule normali in tumorali). La correzione dello stile di vita può prevenire questo processo.