La meningite rappresenta una di quelle patologie che quando torna in auge, attraverso dei casi di cronaca, desta preoccupazione e spinge i cittadini ad informarsi su quali siano le modalità di propagazione, i sintomi che portano alla diagnosi e l'eventuale terapia.

L'ultimo caso

Nel pomeriggio di oggi, 2 gennaio, secondo quanto riporta ilsole24.ore.com, è morto al Policlinico Umberto Primo di Roma il cinquantenne originario di Alatri ricoverato in grave condizioni.

Febbricitante da qualche giorno, ha avuto diagosticata una meningite da pneumococco, seppur in una forma non contagiosa. Per precauzione tutti i familiari e chiunque gli sia stato a stretto contatto è stato sottoposto a profilassi.

Cosa è ?

A destare maggiore preoccupazione è la così detta meningite pneumococcica. Si chiama così perchè dipendente dall'azione del batterio Streptococcus pneumoniae. Questa tipologia di meningite è la seconda più comune, dopo quella da meningococco.In particolare origina da focolai batterici già esistenti come otiti, mastoiditi e sinusiti. Si può trasmettere anche per via respiratoria.

I sintomi

I sintomi più comuni sono febbre e letargia, ma anche possibili ostruzioni alla libera circolazione del liquidi cefalorachidiano. In alcuni casi può addirittura risultare asintomatica, sebbene il portatore di sano, secondo i testi di medicina, può essere comunque considerato un veicolo di trasmissione dell'infezione.

Vaccino

Il vaccino risulta molto frequente tra i bambini piccoli, sebbene non rientri tra le vaccinazioni obbligatorie. Secondo quanto si legge su uppa.it riguardo all'efficacia "Il vaccino contro lo pneumococco è capace di stimolare efficacemente nell’organismo del bambino vaccinato la produzione di anticorpi in grado di combattere le infezioni da pneumococco. Questa capacità risulta più elevata nei lattanti e nei bambini piccoli.

La protezione è maggiore per le meningiti e le polmoniti, mentre è minore per le otiti. L’incidenza delle malattie gravi da pneumococco nel mondo è significativa, ma la distribuzione appare fortemente diversificata a seconda dell’area geografica, l’età, l’etnia, il tipo di infezione (meningiti, batteriemie, polmoniti, ecc.), oltre che presentare variazioni temporali".