A soli 22 anni Vinny Ohh ha le idee chiare su chi, o cosa, vorrà diventare da grande. Il make up artist di Los Angeles non ambisce ad altro che ad assumere le sembianze di un alieno; o almeno di quello che in cinematografia viene rappresentato come tale: occhi tondi e neri, viso allungato, testa grande. Ma soprattutto asessuato. Il giovane ha già speso oltre 50.000 dollari per sottoporsi ai ben 110 tra interventi chirurgici e trattamenti estetici per modificare in modo irreversibile il proprio aspetto, ma non è ancora finita: gli interventi più "determinanti" infatti sono in programma per il prossimo futuro, quando gli saranno rimossi i genitali, i capezzoli e l'ombelico.
Un mondo di bambole e il parere di un medico
Dopo la ricerca della bellezza assoluta che ha portato alcuni a stravolgere completamente le proprie caratteristiche fisiche per assomigliare a Barbie e a Ken, ecco che arriva la controtendenza: imbruttirsi per non sembrare più umano. Meglio ancora, per non ricadere nelle due solite categorie per cui siamo o uomini o donne. Questo dice Vinny Ohh, che non si sente di appartenere a nessuno dei due sessi e che per questo vuole diventare neutro. Ma in questa sua bizzarra ambizione ci sarebbero degli scopi educativi nei confronti dell'umanità: l'obiettivo è quello di cambiare la mentalità di tutti circa le bambole umane, scuotere la gente per dimostrare che i ruoli di genere nella società non importano e che abbiamo bisogno di essere solo degli esseri umani migliori.
O forse, verrebbe da dire, avremmo bisogno di non essere terrestri e dovremmo anche smetterla di riprodurci: questo infatti è il risvolto più "pesante" di questa serie di processi di trasformazione. Ma il caso desta le solite polemiche ed i soliti vespai intorno alla figura del chirurgo estetico e ai limiti deontologici. Fino a che punto un medico può dire di si ad interventi atti a modificare in modo così radicale ed irreversibile la persona umana?
Soprattutto parlando giovani, come è possibile stabilire con certezza che con il nuovo sembiante non avrà mai problemi e che mai tanta diversità - che certamente non passerà mai inosservata - gli creeranno conflitti a livello psicologico? E al livello della salute, cosa potrebbero comportare tutte queste manipolazioni? Non c'è dubbio sul fatto che questo ragazzo conquisterà tutte le prime pagine dei giornali - e già lo fa - e che sarà sulla bocca e negli occhi di tutti, ma quali potranno essere le conseguenze quando il mondo deciderà di metterlo nel dimenticatoio?
Risponde il Dottor Luigi Leo, medico oncologo presso l'ospedale Monaldi di Napoli
"Ogni intervento che esula dall'ordinario, tipo mastoplastica additiva in donna con piccolo volume mammario, dovrebbe essere sempre valutato multidimensionalmente, anche dallo psicologo. L'etica che sottende la accettazione e la indicazione di un intervento di chirurgia estetica da parte della medicina ufficiale muta rapidamente, anche in ragione di interessi della categoria. Se si parla con i chirurghi estetici raccontano di qualità di vita psicologica e accettazione del proprio corpo e tante cose ancora, per cui si autodissolvono quando commettono vere e proprie nefandezze - tipo rifare un seno taglia 10 - . Ovviamente io dissento ma è un giudizio meramente personale. L'etica della collettività e l'etica medica vanno in opposta direzione: il mercato della chirurgia e medicina estetica non conosce crisi, i fatturati sono più 30% l'anno'.