La perdita dell’udito legata all’età, nota anche come presbiacusia, influenza una persona su tre all’età di 65 anni e una su due con più di 75 anni. Entro il 2030 si prevede che il 25% della popolazione avrà un’età superiore ai 65 anni; di conseguenza questo difetto diventerà un problema sociale da affrontare. Ma esistono dei fattori di rischio che influenzano l’insorgenza della sordità nel tempo?

Se lo sono chiesto i ricercatori del Dipartimento Otorhinolaryngology-Head and Neck Surgery dell’Università di Seoul (Corea del Sud), che hanno analizzato per 11 anni ben 2602 soggetti di età superiore a 40 anni.

Sono stati comparati presenza di obesità, diabete mellito di tipo 2, sindrome metabolica (grasso viscerale, ipertensione e dislipidemia) e sordità per individuare un’associazione; tra questi, è stato identificato il grasso viscerale come componente importante della perdita dell’udito.

Gli uomini risultavano più colpiti da sordità rispetto alle donne, a causa del maggior contenuto di grasso addominale. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Clinical and Experimental Otorhinolaryngology nel maggio 2017.

Grasso viscerale

A differenza del grasso sottocutaneo, concentrato nello strato profondo della cute (ipoderma), il grasso viscerale è localizzato nella cavità addominale (mesentere/omento), tra gli organi interni e il tronco, e contiene più recettori androgeni e cellule infiammatorie/immunitarie.

Rilascia citochine proinfiammatorie, acidi grassi liberi e altre sostanze che confluiscono nel sistema venoso portale e al fegato.

Modifica anche la sensibilità all'insulina, il metabolismo lipidico e l'immunità, ed è associato a complicazioni metaboliche e cardiovascolari (ipertensione, iperlipidemia, steatosi epatica e diabete di tipo II).

E’ stato dimostrato che l’attività fisica è determinante per ridurre il grasso viscerale.

Lo studio

I soggetti seguiti dall’Università coreana sono stati sottoposti a test di audiometria a 4 frequenze (0.5, 1, 2, 4 kHz), e ad esame della membrana timpanica dagli otologi, presso il Clinical Research Institute of Seoul National University Hospital.

Sono stati scannerizzati in posizione supina mediante tomografia computerizzata, per identificare e quantificare il grasso sottocutaneo e viscerale; è stata misurata anche la circonferenza addominale, a livello del punto centrale tra il bordo inferiore delle costole e il margine superiore delle creste iliache del bacino.

Il BMI (indice di massa corporeo) per definire la condizione di sovrappeso, obesità di I, II o III grado, è stato calcolato dividendo il peso corporeo in chilogrammi per l’altezza al quadrato.

All’aumentare del BMI, Il grasso viscerale, coinvolto nelle malattie metaboliche, è risultato più alto nei maschi che nelle femmine, e ha indotto angiopatia, neuropatia, stress ossidativo e perdita dell’udito.

La sordità, progressiva, bilaterale, simmetrica, sensoriale, somma di effetti cumulativi, è stata causata da degenerazione dei nervi uditori nell’orecchio interno (coclea), deficit al quale ha partecipato la presenza di grasso viscerale.