Shane Patrick Boyle si era da poco trasferito da Houston (Texas) a Mena (Arkansas), per assistere sua madre da tempo malata. Attraversando il confine, non ha più avuto diritto alla sua prescrizione di insulina, farmaco indispensabile per chi, come lui, è affetto da diabete mellito o diabete di tipo 1.

In attesa che la sua prescrizione venisse aggiornata, l'unico modo per avere accesso alle cure di cui aveva bisogno era acquistare un'ulteriore dose di insulina al prezzo di 750$, spesa per lui insostenibile.

Il problema oggi non sussiste più: il 18 marzo 2017, in attesa di raccogliere la somma necessaria, Shane è morto.

La causa? Una chetoacidosi diabetica (CAD), complicanza estrema del diabete mellito, dovuta ad una marcata mancanza di insulina, alla quale l'organismo risponde metabolizzando lipidi e producendo quindi un'elevata quantità di corpi chetonici, che possono provocare complicazioni fino ad arrivare, in casi estremi, alla morte.

Alcune assicurazioni sanitarie (come quella di Shane) non coprono spese mediche al di fuori del proprio stato di residenza: in questi casi si viene curati solamente in caso di emergenza o per cure urgenti, e le prescrizioni di insulina non rientrano in queste categorie. Arrivati a questo punto, l'unica cosa che si può fare è acquistare fuori dal proprio piano assicurativo le medicine di cui si ha bisogno.

Quanto costa curare il diabete negli USA?

Stando ad un sondaggio risalente a marzo 2016, mediamente il costo mensile per curare il diabete al di fuori della propria assicurazione medica è di 360$, il costo di una singola fiala di insulina Novolog oscilla tra i 14$ e i 300$, mentre l'insulina Humalog si attesta intorno ai 435$.

Ogni persona necessita di dosi differenti di insulina: per alcuni una fiala può durare un mese, mentre per altri pochi giorni: il fabbisogno varia in base a molteplici fattori come stress e malattie. La quantità di insulina per ogni paziente viene stabilita dalle compagnie assicurative, che utilizzano parametri identici per chiunque, e senza considerare i singoli casi.

Tutto ciò porta molte persone ad adottare metodi "artigianali" per poter rientrare nelle dosi fornite: riutilizzare siringhe sfruttandone fino all'ultima goccia con il rischio di iniettarsi bolle d'aria in corpo, indossare il proprio microinfusore per 5-6 giorni invece dei 3 prescritti, oppure comprare vecchie tipologie di insulina al supermercato, più economiche, ma rischiose da utilizzare.

Nessun miglioramento all'orizzonte

Lo smantellamento dell'Obamacare è stato uno dei temi centrali di Donald Trump nella sua campagna elettorale, un intervento che comporterebbe la perdita dell'assistenza sanitaria gratuita per 20 milioni di americani e, quasi sicuramente, ulteriori tagli sulle forniture già insufficienti.

La storia di Shane Patrick Boyle rappresenta il tragico esito a cui può portare un'assistenza sanitaria inaccessibile. Purtroppo non è un caso isolato. Attualmente, sulla piattaforma di crowdfunding "GoFundMe", sono presenti 1.365.768 campagne di raccolta fondi per poter pagare le proprie spese mediche.