Presto potrebbe essere possibile sconfiggere i tumori senza dover ricorrere ad un intervento chirurgico. I ricercatori della Duke University, negli Stati Uniti, sono riusciti a fare proprio questo. Ma per il momento solo su cavie da laboratorio. Grazie ad una tecnica già collaudata e a un nuovo ritrovato, un particolare gel a base di alcol etilico, sono riusciti ad eliminare completamente dall'organismo delle cavie le cellule tumorali del carcinoma a cellule squamose, una particolare neoplasia che colpisce, principalmente, la pelle, ma può estendersi ad altri organi.

I risultati si possono definire straordinari. Infatti, la percentuale di cellule cancerogene presenti nell'organismo dopo il trattamento era pari a zero. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica americana Scientific Reports. Il nuovo trattamento è stato sviluppato avendo in mente anche esigenze di carattere economico. Infatti, sopratutto nei paesi a basso reddito per molti malati è difficile, se non impossibile, potersi sottoporre al necessario intervento chirurgico.

Le possibili alternative all'intervento chirurgico

Anche se, fino ad oggi, l'intervento chirurgico ha rappresentato la modalità base per la cura dei tumori sono state sviluppate, nel corso del tempo, delle valide alternative che presentano, però, l'inconveniente di essere troppo costose e non sempre si possono adottare.

Ad esempio, nella cura del cancro a cellule squamose è possibile utilizzare una tecnica chiamata ablazione a microonde o una sua variante detta a radiofrequenze. Queste tecniche utilizzano l'energia per colpire le cellule cancerose e distruggerle. Un'altra tecnica utilizzata è la could coagulation. Questa tecnica, utilizzata per i tumori superficiali della pelle, utilizza una sonda preriscaldata per bruciare, letteralmente, le cellule tumorali. Esiste anche una tecnica contraria, detta crioterapia, che congela le cellule malate. Ma, il problema dei costi, anche per queste metodologie, rimane.

Il metodo utilizzato in questa ricerca

Tecnicamente, il metodo utilizzato in questa sperimentazione americana prende il nome di ablazione ad etanolo.

Oltre che con il tumore a cellule squamose questa particolare tecnica ha dato risultati incoraggianti anche nel combattere un particolare tumore del fegato e altre forme di neoplasia. In pratica, l'iniezione di etanolo riesce a distruggere le proteine delle cellule tumorali che si disidratano progressivamente e, infine, muoiono. E, il costo di questa metodologia è nettamente inferiore a quello della chirurgia.

Fino ad oggi, però, come spiegano i ricercatori, anche questa tecnica presentava degli inconvenienti. In particolare, la quantità di liquido da iniettare nel paziente sarebbe stata troppo elevata. Ed, inoltre, sarebbero stati necessari più trattamenti. Inoltre, fino alla produzione del nuovo gel l'ablazione ad etanolo non garantiva buoni risultati con i tumori, cosiddetti, incapsulati, cioè racchiusi da capsule fibrose come quello a cellule squamose.

Ma, data l'efficacia della tecnica si è cercata una soluzione. E questa è stata trovata. E' bastato infatti aggiungere all'etanolo dell' etil cellulosa, un addensante derivato dalla cellulosa appunto, per creare un gel che viene trattenuto facilmente all'interno del tumore dove risulta, addirittura, più efficace.

I risultati della sperimentazione

I risultati ottenuti sono stati veramente straordinari. Infatti, l'etanolo introdotto nella cavia, un criceto, in misura quattro volte superiore alla grandezza del tumore da distruggere, nella vecchia formulazione eliminava totalmente il tumore solo nel 33% dei casi. Il gel,invece, somministrato in una proporzione pari a un quarto della grandezza del tumore trattato, dopo sette giorni aveva annientato completamente tutte le cellule cancerose.

I ricercatori rimangono, comunque, con i piedi saldamente per terra, in quanto serviranno altre conferme, visto che, per ora, la sperimentazione ha avuto successo solo su modello animale. Ma, in prospettiva, questa nuova tecnica potrebbe essere molto utile per combattere, ad esempio, il tumore al seno, che nei paesi occidentali è la prima causa di morte dovuta al cancro.